VINETIANA LIB. VII. ¿31 pericolo di tirar loro ancora nella guerra, mentre l’arma- 1534 te Imperiali per tali cagioni con grande gelofia de’Turchi convenivano frequentare quei mari , confolarono in qualche parte il difpiacere della perdita di quella città . Fratanto eifendo Cariadino ufcito in mare con cento vele, & appreifatofi molto alla bocca del noftro golfo, il Generale Vinetiano, il quale flava offervando gli andamenti fuoi, apparecchiavafi, fecondo gli ordini havuti prima dal Senato, di ritirarfi più adentro, per non abbandonare la cuflodia, & ficurtà del golfo. Ma l’armata Tur Armata chelca piegando il fuo camino verfo il mare Tirreno, fi fpinie alle marine di Calavria; ove dando improvifamen-te in terra, non pur depredò il paefe , ma prefe anco due terre a marina, benche di poca ftima; & grandiifimo fu lo fpavento, che per la giunta dell’ armate in quelle parti occupò gli animi di tutti nelle città di Napoli , & di Roma; verfo le quali quando foife venuto in animo a Cariadino di volgere il fuo camino, non erano nè le forze , nè gli animi de’ popoli, deflituti da certo prefidio de’ foldati , & polli in iomma confufione , apparecchiati a foilenere uno improvilo sforzo , che contra loro fi foife tentato . Ma i Turchi, fatte molte prede, paifarono all’ ilo- w;4 la di Ponza, ove fatta acqua per il lor bifogno, di là fi za-conduifero alle riviere d’ Africa per mandare ad effetto il principale difegno, con il quale era il Capitano partito da Collantinopoli ; benche con ailuto coniglio haveife mollrato di voler paifare più innanzi alle riviere di Spagna ; per eifere iinprovifamente adoifo al nemico, che an- ta A multaf-dava ad alfa li re, il quale era Amuleaife Rè di Tunigi. ^diTu‘ Era Cariadino molto informato di tutte le cofe di quel paefe, de’ fiti, de’ luoghi , e delle forze del Prencipe, & dell’ animo de’ popoli verfo di lui : onde accommodando a quelle cofe a lui beniifimo note, & la forza, & l’inganno, fperava dovergli, come avvenne, riufcire l’impre-fa più facile . Sparfe egli dunque fama di condurre feco Rofette fratello del Rè, il cui nome fapeva eifer a quei popoli gratiflimo, &c aflfalendo la città &; il nemico, ove