344 Storia generale in lui solo nutriva fiducia. Il Pisani rispose che la sua vita era consacrata al bene di Venezia, e che Dio solo poteva dargli la forza di compiere la missione. Ma, per un tratto di diffidenza che non abbandonava mai il governo di Venezia, a Vettor Pisani venne dato solo il comando delle milizie attendate sulla spiaggia, il quale doveva dividere con un capitano veronese già prima nominato a quella carica. Quando il popolo seppe che Pisani non era stato ristabilito nel suo grado, accusò i senatori di gelosia, e un nuovo decreto strappato a quella sospettosa compagnia nominò Pisani capitan, generale del mare. Senza perdere un istante, si diede a perfezionare, a moltiplicare i mezzi di resistenza. La piccola spiaggia di Ma-lamocco era allora l’avamposto della Repubblica ; i nemici occupavano già l’estremità dell’isola. Pisani fece tagliare la spiaggia con un fossato largo e profondo. Un valido muro che fu costruito in pochi giorni, difese gli approcci del convento di San Nicola del Lido. La bocca del porto fu fortificata con due torri di legno ; un ponte di piccole barche, sostenuto da tre scafi, fu posto a difesa della palafitta, e venne immaginato di blindar le barche per renderlo più resistente. Non bastava disputar la spiaggia ed il porto del Lido, perchè i Genovesi potevano penetrare per la via dei canali interni. Bisognò pensare a difendere l’ingresso di Venezia dalla parte della laguna. La città non era fortificata, nè poteva esserlo ; ma per giungervi era giuocoforza andarvi per canali sinuosi. Il capitano generale fece piantare pali che servissero da ostacolo, e rombare navi che, armate di cannoni, diventarono così batterie avanzate. Le milizi ecit-tadine ricevettero un ordinamento migliore. Nell’arsenale ferveva l’opera, i Veneziani correvano con entusiasmo a porsi sotto gli ordini di un cittadino sul quale si riunivano tutte le speranze della patria. Gli inesperti del mare si esercitavano nel canale della Giudecca, ridotto ultimo della marina veneta. Ma, presa Chioggia, il nemico non tardò ad avvicinarsi a Venezia. Otto giorni dopo, che fu il 24 d’agosto, si videro comparire 14 galee che dall’ alto mare vogarono per