412 Storia generale nel cammino degli studi marittimi. Scrisse un trattato sul-V astrolabio, corresse le carte geografiche in base ad osservazioni astronomiche. Infine nel XIV secolo la trigonometria fu applicata all’ arte nautica, timidamente invero, ma lo fu. Trovasi nella Biblioteca Nazionale di Parigi un Canone-9 sinuum cum tabulis di Giovanni de Lineriis, che alcuni vogliono siciliano, altri tedesco. I Dondi da Padova inventarono nel XIV secolo gli orologi. Coll’oriolo, la bussola, le carte e l’astrolabio potevansi iniziar alfine tentativi di navigazione d’alto mare. Difatti nel Guerin Meschino, romanzo del secolo XIV citato dal Libri, trovo le parole seguenti : « Però li naviganti vanno con la calamita securi per lo mare e con la -stella e con lo partire della carta e de li bossoli della calamita. » Fin qui gli elementi son sufficienti alla navigazione in vista di costa od in mare ristretto come il Mediterraneo. E nel secolo successivo che la Sfera, poema in ottava rima di Goro Dati, ci dichiara di quanti mezzi disponga il navigatore : Et con la carta dove son segnati I venti, et porti et tutta la marina Vanno per mare mercanti et pirati Col bossol della stella temperata Di calamita verso tramontana Veggion appunto ove la prora guata. E più innanzi : Bisogna l’orologio per mirare Quante ore con un vento siam andati Et quante miglie perhora arbitrare Et troveran dove son arrivati. Qui abbiamo dunque gran parte della navigazione per stima ; tutto v’ è, fuor della correzione delle rotte per cagione della declinazione della bussola. L’astrolabio, noto all’Oriente, trovato fra le mani degli Indiani dai navigatori europei del 1500, serviva a prender 1 altezza d’un astro sull’ orizzonte : allo stesso scopo usa-vasi altresì il quadrante. L’astrolabio aveva un’alidada con