248 » Storia generale iStalimene) andavano al jjossesso dello spartito Impero, Lascaris in Nicea, il Comneno in Trebisonda e Michele Angeli, despota d’Epiro, attendevano alla ricostruzione del-l’impero Greco. Lascaris col suo genero e successore Giovanni Vatace ordinò un’armata. Entrambi comandarono la navigazione dei Dardanelli e del Mar di Marinara, riconquistarono Lesbo e Rodi, assalirono Candia. Molto s’aiutarono coll’ accordare ai Genovesi lucrosi privilegi. Durante il governo dell’imperatore latino Gianni di Brienna, Yatace, ora imperatore di Nicea, ed Azan, ré di Bulgaria, assediarono Costantinopoli : l’armata assediante contava 300 navi, più di quante ne avesse mai l’impero da lungo tempo possedute. Nell’anno 1241, regnando in Nicea l’Augusto Giovanni Vatace, nipotino dell’omonimo testé ricordato, ed il Cesare Michele Paleologo, maturatasi la rivalità di Genova con Venezia, Michele intesosi con la colonia genovese, commise ad Alessio Strategopoulos, uno fra i suoi generali, di portar la guerra in Tracia. Questi ¡sfittando dell’ assenza dell’ armata veneziana, eh’ era ita assai temerariamente in Mar Nero al sacco di Daphnusia, penetrò in Costantinopoli, fugò l’imperatore Baldovino II che corse a portar in Europa il racconto delle sue miserie e della sua umiliazione. Michele ebbe le virtù ed i vizi de’ fondatori di dinastie. Del collega si disfece, trattò con finta generosità i Veneziani ed i Pisani, perchè non li scacciò da Costantinopoli ; anzi confermò gli antichi privilegi onde avevan goduto; ma ai Genovesi ne concesse di maggiori e più lucrosi, non ultimo il monopolio della pesca. La città tu fortificata, ampiamente approvvigionata per l’evento di novello assalto latino, l’armata riordinata, e con essa Michele, per opera di suo fratello Costantino ritolse ai Latino-Franchi tutta la costiera della Morea a levante del promontorio Tenaro. Ma la cacciata dei Latini non poteva rimanere senza eco in Occidente, ed i diritti ereditari al trono di Costantinopoli li tolse per sé Carlo conte d’Angiò e di Provenza divenuto per conquista re delle Due Sicilie, suocero di Filippo figliuolo ed erede dell’imperatore Baldovino.