496 Storia generale come dice il nome Santa Maria della Catena) armata così. Inglesi: Giovanni Baker capitano, con novanta uomini suoi, quindici marinari e due bombardieri pagati come a bordo al Gabryell. Spagnuoli : Urtino de Kariago, master, con trenta scellini il mese; il piloto con altrettanti, 24 marinai a sette scellini: 5 grometts (dallo spagnuolo grumete che vale paggio o mozzo) a quattro scellini e nove danari; due paggi a due scellini e cinque danari. Tutto questo stuolo spagnuolo avea pur diritto a spartirsi dieci paghe mensili di uomini fittizi ognuna di sei scellini. Il marinaro arruolato, volente o nolente, riceveva subito la prestinomi/ e poi la cònduct-money, calcolata a sei soldi il giorno per spesare un viaggio di venti miglia dal luogo d’arruolamento a quello di imbarco. Giunto a bordo, aveva una paga speciale detta paga d’ allestimento durante sette giorni; poi acquistava diritto alla paga di mare. Era nutrito colla seguente razione: « Martedì, giovedì e domenica : il marinaio avrà due pasti il giorno e, ad ogni quattro uomini saran fornite a pranzo due libbre di bue ed una libbra di lardo; a cena tre libbre di bue e due di lardo. Lunedì, mercoledì e sabato, giorni di magro, con due pasti. Ogni piatto di quattro uomini otto aringhe e mezza libbra di cacio a pranzo ed altrettanto a cena. Il venerdì, essendo giorno di digiuno c’ è un pasto solo che si compone per ogni piatto di mezzo merluzzo o di mezzo stokfish ed una libbra di burro, oppure di dieci aringhe ed una libbra di cacio. » Ogni uomo aveva pure una libbra di biscotto o pan fresco in quantità corrispondente. Il manoscritto è talmente mutilato che la razione liquida non si può rintracciare, quantunque si ritrovi che durante ventisei giorni il marinaro si dissetava colla birra e per altri trenta colla bevanda composta di due parti d’ acqua ed una di vino spagnuolo. Edoardo VI e Maria portarono poche mutazioni nell’ armata ; anzi Maria la neglesse. Ma Elisabetta versò un premio di cinque scellini la tonnellata per qualunque nave costruita in paese e superante le cento tonnellate. Dovunque esploratori, mercanti e pirati si diedero a battere il mare. Niun oceano rimase loro ignoto, veruna spiaggia dove non commerciassero o non rubassero. La marina militare crebbe al paro della mercantile e il bisogno di un forte naviglio maneggiato da abili marinari fu talmente sentito che due volte Gloriana (il soprannome che i poeti diedero ad Elisabetta) aumentò gli stipendi. Il primo aumento determinò la paga media di tutti in servizio di mare in nove scellini e quattro denari il mese. I semplici marinari giunsero ad avere sei scellini e otto danari. I soldati imbarcati cinque scellini di stipendio e quattro di spese di vestiario. Nel dicembre 1585, fu presentato alla Regina un memoriale istruttivo circa i vantaggi che l’aumento del medio stipendio apporterebbe. E giusto citare per disteso il documento : « Nota per mostrare il vantaggio di Sua Maestà e del paese accre-