della Marina Militare. 55 Già nella guerra peloponnesiaca ho additato Alcibiade, siccome armatore di squadra propria e signore di Bisante. Seguendo l’esempio di lui, più d’ un capitano venturiero era sorto. Clearcò duce del contingente mercenario greco a servigio di Ciro il Giovane e che Senofonte guidò nella anabase di cui fu meraviglioso storiografo, è un modedo di codesti venturieri. A vicenda stipendiati e fedifraghi di satrapi della Ionia e delle Frigia, i tyranni possedevano parecchi fra i castelli dei Dardanelli, del Mar di Marinara e del Mar Nero. L’armata che chiamerò elleno-macedone e che nel 334 scorgo radunata nel lago Yakinos, consta di ltìO triere e di trasporti. Essa deve operare contro l’armate di Fenicia e della Ionia di circa 400 navi; sulla fedeltà ionia d Re di Persia non può fare a fidanza ; ma lo può sulla fedeltà dei Fenici che sanno di giuocare l’ultima carta precludendo l’Asia ad Alessandro. Questi pertanto non usò l’armata che in modo sussidiario ; e dopo venti giorni dalla partenza contemporanea dell’ armata e dell’ esercito da Orfani e con cammino parallelo, questa e quella si riunirono a Sesto dei Dardanelli. L’armata servi a traghettare sulle rive d’Asia l’esercito per cui verdeggiarono gli allori del Granico. Dov’ era l’armata fenicia mentre, non molestato, Alessandro valicava i Dardanelli ? Comandata da un uomo di valore incontestàbde (Memnone da Rodi) era assai lungi dado scacchiere, a Budrun eh’ è l’antica ed or minata Ali-camasso. Memnone ne usci per risalire la costiera e bloccare in certo modo Alessandro nell' Asia da lui invasa, precludendogli la via ai soccorsi che attendeva d’Europa. Memnone tenne in obbedienza coll’ armata Scio e Lesbo, difese Mdeto ; morto lui, i suoi successori Autofradate e Farnabazo ne continuarono d disegno, ma con poco costrutto e minore abilità. Alessandro che da vero genio della guerra, mirava sopra ogni cosa al risultato e non andava accattando gloria inutile, aveva ordinato che la sua squadra non s’impegnasse in grosse battaglie ; marciò aUe spalle dei porti d’armamento, contando che, presa la terra, l’armata nemica avrebbe dovuto per forza capitolare o discio-