476 ' Storia (¡entrale molte navi, e tutta sconquassata, andar a temporaneo rifugio in Bugia. Sta dunque di fatto che, sia collegato a Venezia, sia al Pontefice, nonostante avesse a capitano generale del mare Andrea D’Oria, Carlo V a mala pena rintuzzò la prepotenza turchesca. Tunisi, è vero, ancora stava in mani cristiane, quantunque alla Prevesa D’Oria fosse stato, se non vinto, certo allontanato dalla costa dell’impero Osmano ed Algeri suonasse disastro. Ma sin qui la marina del Sultano non s’ era mostrata nel Mediterraneo occidentale che per conto de’ suoi corsari. Or ve la incontreremo fra breve. L’ anno 1543 Solimano il Magnifico, vincolatosi con Francesco I di Francia, spedi Barbarossa all’ assedio di Nizza con 110 galere e 40 galeotte, le qiiali riunitesi a 22 galere e 50 navi di Francia governate da Leone Strozzi priore di Capua,. frate-professo dell’Ordine di Malta, risalirono le nostre costiere, taglieggiandone le città, vogarono ad ancorare dentro Tolone. D’Oria riuscì a vettovagliare. Nizza assediata; ma non osò mai domandare all’antico rivale della Prevesa una rivincita. Questa campagna di Barbarossa non fu segnalata per fazioni rumorose, ma assicurò il predominio marittimo degli Osmani. Nel ritorno a Costantinopoli (1544) Barbarossa trasse a casa circa 10,000 prigioni chiappati lungo le nostre marine rimaste assolutamente indifese, nonostante D’Oria e le solite guardie di Sicilia e Napoli. Morto Barbarossa nel 1546, grave d’anni e d’onori, rimasero due suoi allievi a governare in Mediterraneo le faccende navali, sotto la direzione suprema di Piale Capou-dan bascià ; sono Dragut sangiacco di Mehediah, e Lucciali sangiacco d’Algeri, calabrese, un tempo frate sotto il nome di Luca Graleni e poi rinnegato marinaro di galera sopran-nominato il tignoso. Sotto la costoro guida l’armata turca serbò intatto il primato ; nè variò la dottrina, che consisteva nell’ adoprar contemporaneamente la marina di Stato propriamente detta e quella dei corsari, i capi de’ quali a proprio rischio e pericolo tenevano in governo gli opportuni luoghi della costa di Barberia d’onde miravano a Tunisi spagnuola ed a Malta.