78 Storia yen. della Marina Milit. Il mare non ebbe allora più la sicurezza del bel tempo elleno e del latino. E noto che Giulio Cesare fu dai pirati tenuto captivo, ed a caro prezzo riscattato. Plutarco ci ha tramandato memoria di questi malandrini dell’ acqua salsa che avevano vele porporine infiorite all’antenne delle loro navi, e remi inargentati e gironi d’avorio. Quali erano le cagioni di siffatto malandrinaggio di mare? Io le ritrovo nello sfacelo politico e sociale del-l’Oriente mediterraneo predisposto ab antiquo alla pirateria. Mal governo e sanguinose contese di principi, spietate esazioni di proconsoli romani, corruzioni di corti, miseria di plebi, civili dissensi e ruine di commerci e d’industria in Roma metropoli del mondo conosciuto ; la sostituzione in parte iniziata delle armi mercenarie alle nazionali, l’acquistata consuetudine dei saccheggi e l’ampliamento dei mercati di schiavi e del lavoro servile erano ormai un terribile complesso di ragioni concomitanti. Le energie fisiche e le intellettuali quando non hanno più a remora ed a guida la energia morale dell’ amor del natio loco, spingono al mare chi in terra non trova sollievo al male dominante. E dall’anno 70 fino al 36, la pirateria governò il Mediterraneo fuor che per un periodo brevissimo corrispondente alla dittatura di Giulio Cesare ; mal doma e cagione di novello cumulo di pubbliche e di private sventure sorte dalle civili contese della Repubblica, riprese lena alla costui morte e con tal vigore da metter per un istante in forse la stessa esistenza dello Stato.