della Marina Militare. 83 suo bordo, 1 fionchi della vela unica. Rese così immobili le navi venete, agevol cosa diventava il catturarle all’ arrembaggio, nel quale le armi difensive ed offensive de’ Romani, tanto superiori in tempra alle barbariche, erano sicura arra di vittoria, Difatti la fazione di Quiberon fu qual doveva essere, una solenne sconfitta dei Veneti, i quali chiesero pace e l’ottennero. Assicuratesi le spalle così, Cesare potè volgere il pensiero alla meditata invasione della Britannia Maggiore. Ne iniziò i preparativi nell’autunno dell’anno 56, col trasportar il proprio quartier generale dalla foce della Loira a quella della Somma, collo spedir Voluseno a riconoscere la costiera opposta, e col metter mano all’armamento di una squadra per il passaggio. Egli la compose di 80 navi da carico, su cui pigliassero posto 12,000 legionari; di 13 trasporti di cavalleria per 450 destrieri e di una divisione d’actuariae per sè, per il silo stato maggiore e per quelli delle legioni; e finalmente di un’ altra divisione di actuariae che proteggessero lo sbarco. Prima che l’inverno spuntasse Cesare salpò, navigò notturno, all’ alba fu lungo la costa che avvistò e trovò guarnita di nemici, sì fanti che cavalieri messi già sull’ avviso. A frombolate le actuariae radenti a remi la spiaggia spazzarono di nemici il lido del mare, lungo il quale i trasporti sbarcarono le milizie, che fugarono (non senza molto sangue d’ambe le parti) i Britanni. Devo considerare il primo sbarco in Britannia come una ricognizione perfetta, non come occupazione perenne del suolo; a questa non mirava Cesare, che se vi avesse mirato egli non avrebbe al certo lasciato le foci della Somma nello scorcio d’ autunno : ei volle piuttosto approfittare delle ultime belle giornate dell’ anno e si espose ad un rischio non lieve; difatti il mal tempo tartassò le navi al ritorno ■verso la costa di Francia. Però la conquista dell isola, disegnata per la primavera seguente, era già quasi assicurata da un buon lavoro preparatorio. Nel breve corso della brevissima campagna la mente soprammodo sintetica di Cesare aveva riscontrato che i