152.8 Pregano i Vinitiani a Lafeiarli neutrali. Ma non l1 et ungono . Anxt fono ejfertati a tornare folto Francia. s 18 DELL’ HISTORIA onde poteva eiTcr alterato quefto nuovo flato , fecero i Ge-novefi per ordine publico fare co i Vinetiani molti uffi-cii, pregandoli a voler contentai^ , che effi hora rimaner potettero in quella libera neutralità, alla quale gli have-vano già eflortati, adducendo all hora per ragioni d’ haver motte 1’ armi contra la loro città , perche foife in efla capo del governo Antonietto Adorno, il quale dipendendo tutto da gli Imperiali ferviva a’ nemici di molte coturno* dità . Ma i Vinetiani rifpondevano, ettere la conditione delle cofe fatta molto divella; poiché havendo effi tanto oftefo il Rè CHriilianiffimo, cacciando le fue genti, & ricevendo il Doria, che faceva profeffione di iuo aperto nemico, s havevano provocate contra l’armi di lui, nè effi potevano mancare di preftare ogni ajuto al Rè loro amico , & confederato . E veramente defideravano molto i Vinetiani, che fi ritornale a tentare l’imprefa di Genova , per dare fatisfattione al Rè , il qual moilrava apertamente haver fentito difpiacere , che effi non haveifero mandate le lor genti co’l Duca d’Urbino a foccorrere il Triultio; & perche iftimavano grandemente opportuno alle cofe loro, che quella città, che era quafi la porta d' Italia, per la quale era data commodità a gli Spagnuoli d’ entrare per mare a travagliarla, dipendere dalla volontà del Rè di Francia loro amico , &. principalmente a quefto tempo, che s era publicato Cefare ( valendofi di tale commodità ) etter per venire in perfona in Italia. Però eiTortavano i Genoveft a voler rimetterfi fotto la prima protettione del Rè di Francia, come di Prencipe potentiffimo, & humaniffimo , nel quale haverebbon ritrovate, & molte forze, & pronta volontà di confervar-gli in libertà . Ma di poter all’ hora ufar la forza, non era permeilo , nè dalla qualità della ftagione afpriffima del verno , nè dalla debolezza , nella quale ritrovavanfi gli efferati gravemente per varii accidenti dal primo numero diminuiti. Onde tutto che i’ intenderà , che in Milano fotte ftrettezza grande di vettovaglie , Antonio da Leva ammalato, & 1’efler cito feemato, & indebolito affai ,