380 Storia generale lato di febbre a Buonconvento presso Poggibonsi nel contado sanese, fu bastevole a sciogliere la lega marittima, Pisa cadde sotto la tirannide di Uguccione della Faggiola e nel 1323 si diede a Castruccio, succeduto ad Uguccione nel governo dei Ghibellini. Un incauto armamento del-l’anno istesso di 30 galee, che incontrato uno stuolo catalano gli predò certe navi frumentarie, decise re Giacomo a tentare .l’agognata conquista di Sardegna. Invano i Pisani richiamarono dal bando i loro fuorusciti per diminuire le forze regie. Molti se ne valsero, dice il Tronci, e ritornarono a Pisa, alcuni dei più principali andarono a servire il Re. altri s’accostarono a Castruccio, sperando per mezzo dei due potenti nemici della Repubblica esser riammessi in patria a condizioni migliori di quelle d’un perdono consigliato dal timore. D’ambo le parti si fecero preparamenti. Nell’anno 1324 si pose nuova gabella in Pisa per i provvedimenti della guerra. Pisa mandò in Sardegna sopra a buon numero di cocche settecento uomini d’arme. Ma il giudice d’Arborea segretamente intesosi coll’Aragonese, combattè i suoi compatriotti mentre veleggiava verso Sardegna Alfonso d’Aragona figliuolo di Giacomo. Ora parli il vecchio cavaliero Muntaner: « E il caso che monsignor re d’Aragona vedendo i suoi figli adulti, alti e capaci, chiamò le Cortes nella città di Gerona cui assistettero il signor re di Maiorea e tutti i baroni di Catalogna.; e nelle Cortes si pubblicò che l’infante don Alfonso avrebbe salpato per conquistare il suo reame di Sardegna e di Corsica. Tutti approvarono il partito ed in ispecial modo il signor re di Maiorca che offrì di armar 20 galee a sue spese, nonché duecento uomini d’arme. All’udir quest’offerta altre ne ferono rispettivamente tutti i nobili (Riclis homens, ricos hombres), le città, i vescovi, gli arcivescovi, gli abati, i priori, diventando così grande il soccorso che il mio signor Re trovò in Catalogna, da destar maraviglia, Altrettanto accadde in Aragona e nel reame di Valenza. Che vi dirò ? Ognuno si sforzò siffattamente che mai signore alcuno ebbe dai sudditi suoi sì largo aiuto. Bentosto a Barcellona il re fece costruire 60 galee e molti legni minori, noleggiò cocche