464 Storia generale Che la costa di Barberia fosse stata spesso nido di pirati, l’ho detto altrove. Ma acquistò questo carattere maggiormente quando cacciati i mori da Granata, questi emigrarono in Africa, ove armarono galeotte e brigantini per correre addosso a navi spagnuole ed italiane. Onde fu necessario agli Spagnuoli di frenare quel ladroneccio colle imprese di Orano, di Tunisi ed altre ; il Portogallo domò Tangeri e lo tenne lungo tempo finche noi diede, insieme all’ isola di Bombay, in dote alla principessa portoghese che andò sposa a Carlo II Stuardo re d’Inghilterra. La pirateria autorizzata e protetta funestò il Mediterraneo; i cavalieri Maltesi avevano nello statuto dell’Ordine il dovere di correre addosso ai Turchi ; i Turchi coprendo di special protezione i principotti corsari di Susa, di Mo-nastir, di Mehediah, di Tunisi, d’Algeri e di Peñón de Yelez, davano ai Cristiani il ricambio. E Turchi quanto Cristiani dalle caccio d’uomini in terra ed in mare fornivan di forza motrice le navi dei propri Stati. La enumerazione delle marine del XVI secolo non sarebbe completa se dimenticassi quelle degli Stati scandinavi di Svezia e di Danimarca, la cui azione si limitò per lungo tempo al mar Baltico. La decadenza dell’Hansa procuratale dalla falsa dottrina del monopolio, rinvigorì gli Stati scandinavi che frequenti campagne civili e forastiere agguerrirono sul mare. Contemporaneamente, lo stato politico peculiare alla vasta pian :ra moscovita, scompartita in principati cristiani ed in khanati tatari-musulmani, fe’ germogliare la marina corsa-lesca dei Cosacchi Zaporoghi, che pare una risurrezione delle marine barbariche de’ Goti e de’ Normanni. Oggetto delle loro ^»atriotticlie rapine furono le città obbedienti al Sultano. Le barche cosacche, buone per fiume e per mare, si costruivano lungo l’alto Dnieper, lo discendevano e veleggiavano a saccheggiare le coste dell’Asia Minore e l’Arcipelago, d’onde tornavano a casa cariche di preda passando sotto i cannoni de’ Dardanelli ed in vista dei minareti di Stamboul. Molteplici ragioni di guerra agitarono, come tutti sanno, gli Stati dell’Europa nel XVI secolo e nel successivo. A