della Marina Militare. 41 e non stimando per allora di poter impedire la congiunzione dei corinzi con Cnemos che erasi finalmente ancorato lungo la riva della Morea che fronteggia Cefalonia (in Cillene dove aveva un porto di rifornimento) penetrò a sua volta dentro i Dardanelli e diè fondo a Lepanto. Così Formione da bloccatore divenne bloccato. Cnemos, rinforzato dai corinzi, ve lo seguì, e, penetrato ancor esso nei Dardanelli con 67 triere, sprofondò l’ancore a Bio ; e Formione da Lepanto mosse ad Antirio, cioè ad un miglio dal nemico e vi si fortificò attendendo certe altre ‘20 triere promessegli da Atene, - ma che per cagione di una loro scorribanda contro Candia tardavano a raggiungerlo. Passati alcuni giorni, i Dorii salpano, si schierano in quattro colonne e serrando la costiera meridionale del Golfo, fanno prua verso Corinto. Formione, a malgrado della minoranza di forze non esita a seguirli, ma stringendo la costa opposta e disposto in linea di fila scempia. I collegati pensano ripetere ai danni dell’ egregio navarca ateniese la manovra che egli aveva recentemente insegnato loro. Ed ecco che ad un segnale della Capitana ogni nave dorica viene sulla propria sinistra di 90°, e le quattro linee di fila trasformansi in mi quadruplice ordine di fronte di cui Formione riceve l’assalto. Nove triere di lui sono subito tagliate fuori, le 11 che ancor gli rimangono vogano verso Lepanto perseguitate dal nemico che nell’ ardor della caccia non cura più serbare le distanze. Ma nel porto ‘di Lepanto è ancorata una nave forse di trasporto (sebbene Tucidide d’onde traggo tutti questi particolari noi dica) messa lì a guisa di propugnacolo per difesa locale; e la capofila delle triere ateniesi fuggiasche le gira attorno e poi, dando tutto alla banda, ritorna sulla nave inimica che più la serrava dappresso, e con un ben assestato colpo di rostro la squarcia e cola a picco. Tutte l’altre triere ateniesi imitano la capofila, ne seguono la manovra e la rotta, tornano di controbordo sul-l’attonito nemico, liberano le compagne già tagliate fuori, catturano 6 triere e volgono in fuga le altre. La manovra della capofila aveva un nome speciale nella strategia ellenica; era il diecplous.