244 Storia generale 3.° Il Comune di Venezia dominante l’Adriatico, e parte del Mar di Levante. 4.° Napoli e Sicilia tenute da Carlo d’Angiò fin dai 1269 come fendo della Chiesa. 5.° Il Pontefice. 6.° Pisa, 7." Genova. 8.° La Provenza governata da Carlo d’Angiò. 9.° L’Aragona. 10.° La Castiglia. 11.0 Il Portogallo. 12.° La Francia, 13.° L’Inghilterra. 14.° I tre reami della Scandinavia, 15.° Le città marittime della Hansa. Le vicende di queste marine signorili e comunali, le prospere od infauste fortune io nel seguente capitolo succintamente narrerò, rammentando al lettore che ebbero comuni il naviglio, le armi, la tattica, le consuetudini di bordo altrove e precedentemente da me tracciate fino al giorno in cui la introduzione delle armi da fuoco, modificando contemporaneamente l’architettura della nave ed il profilo della fortezza, induce alcuni canoni riformatori della tattica. Prima però mi convien dir qualche cesa intorno alle fortificazioni della terra contro le quali le armate di questo periodo erano chiamate a misurarsi. Chiunque ricorda ed ha presente alla mente le cosidette mura di Belisario che circondano parte di Boma, ha un’ idea quasi perfetta della cinta ai una città medioevale. Dalla banda di mare le città erano chiuse da baluardi consimili. Un muro alto, perpendicolare, e di buon spessore che in cima aveva per coronamento una merlatura posata su d un aggetto in guisa da formar bertesca era la cortina della difesa; e questa cortina era spezzata da torri quadrate; le circolari furono adottate verso il XIV secolo. Altre torri fiancheggiavano la cortina, La terra basava il suo sistema difensivo sul comando che aveva sull’offesa, indi l’altezza di muro e di torri fiancheggianti. Dietro alla prima cinta, in luoghi consigliati dalla natura del suolo, rizzavansi di-