della Marina Militare. 149 26. Metterete nella vostra casa la pietra detta salnitro mescolata alla pietra che si chiama Albacarrimum, (>). E ima pietra nera e tonda, seminata di macchie bianche, dalla quale sfugge, sotto torma di raggi risplendenti, una luce simile a quella del sole. Se mettete questa mescolanza nelle vostre case, avrete una luce che non la cede per chiarezza a quella delle candele di cera. Essa risplenderà meglio se si porrà in luogo elevato, sovente bagnato coll’acqua. 27. Farete il fuoco greco in questo modo; Prendete dello zolfo brillante, tartaro, sarcocolla, pece, salnitro fuso, olio, nafta, olio di mattoni. Fate bollire bene insieme tutto. Poi immergetevi della stoppa e date fuoco. Potrete metterne sullo sprone d’una nave come sopra abbiam detto. Le stoppie così imbevute non potranno estinguersi che con dell’orina, del salnitro o della sabbia. 28. Farete così l’acqua ardente. Prendete del vino vecchio, nero e denso ; per un quarto di questo vino aggiungere due oncie di zolfo brillante polverizzato fine, due libbre di tartaro levato da un buon vino bianco, due oncie di sale ordinario; mettete questa mescolanza in una cucurbita bene impiombata ed, avendovi aggiunto la storta, distillerete un’ acqua ardente che dovrete conservare in un vaso di vetro ben chiuso. 29. Segreto mirabile grazie al quale un uomo può traversare le fiamme senza pericolo o anche portare in mano del fuoco od un ferro caldo. Prenderete del sugo di malva doppia, del chiaro d’uovo, del sugo di rafano : mescolate. Ungerete con questa mistura il vostro corpo e le vostre mani, lascerete seccare ed ungerete di nuovo ed allora potrete affrontare le fiamme senza pericolo. Se vorrete fingere di bruciare incendierete dello zolfo sopi-a di voi e non vi recherà danno. 30. Ecco una composizione che dà una fiamma tale che consuma i capelli e gli abiti di quelli che la tengono. Prendete della terebentina, distillatela in un lambicco, otterrete un’ acqua ardente che brucia sul vino quando le si dia fuoco con una candela. Prendete della pece tritata fine e del colofonio e proiettatela nel fuoco od alla fiamma d’una candela. 31. Ci sono tre maniere di fare un fuoco volante nell’aria. Prima maniera : si prende del salnitro, dello zolfo, dell’ olio di lino, si mescola tutto e si pone in un giunco vuoto. Si incendia. Il giunco potrà alzarsi nell’ aria. 32. Farete in questo modo un fuoco volante: prendete del salnitro, dello zolfo brillante, del carbone di sarmento o di salcio. Mescolate e mettete tutto in un inviluppo di papiro, date fuoco e subito lo vedrete (1) Albacarrimum. Minerale fosforescente sconosciuto. Forse c’ è anche un errore nel tosto primitivo e si tratta d’una qualità di granato chiamato carbunculus pyropus o garaman-tinum «fàgli antichi. *< Questa pietra, dice Baccio, riluce nelle1 tenebre a tal punto che si vede fino negli canti più reconditi com2 se facesse giorno. » (De gemmis et lapidibus pre-ciosis, Francofurtr, 1603).