218 Storia generale Liberato il muro, dai difensori sbigottiti, si dà mano ad un ultimo sbarco ed i baldi marinari danno la scalata e penetrano nella terra. Questo è il lavoro militare che, leggendo i cronisti sincroni, ritrovo quasi sempre compagno. Pisani, Romani, Genovesi a Mehediah, Pisani ed alleati a Majorca. Roberto Guiscardo a Butrinto ed a Durazzo, più tardi i Crociati a .Tripoli, a Tolemaide, a Dannata, a Costantinopoli operano all’ istessa guisa, variando solo il disegno comune per cagione di quel riguardo alle particolari fattezze del luogo che sono preciptio studio d’ ogni buono ed avveduto capitano. Poche parole mi rimangon a dire; e le consacro alla diffusione della tecnica marinaresca fra i popoli litoranei del Medio Evo. Principi educati a governare fino dalla fanciullezza o consoli chiamati dall’ elezione popolare a reggere le sorti della cosa pubblica, o vescovi dejmtati da Roma alla direzione delle anime, appena scoppiava la guerra salivano le navi e dirigevano campagne che davvero 11011 sono punto spregevoli agli occhi del critico. Mercanti usi al fondaco assumevano il comando delle singole navi il cui armamento era di uomini del proprio lignaggio o di clienti, ai quali eran familiari la spada, la balestra ed il remo. Era dunque oltremodo diffusa la conoscenza dello scibile marinaresco, almeno nelle repubbliche, in questo riguardo, come in molti altri rammentati altrove, legittime discendenti delle classiche elleniche sorelle. Il governo più accentratore, vigoroso e feudale delle Signorie creò l’embrione delle armate e degli eserciti stanziali, che maturò poscia nelle contrade rette a monarchia. Così VAmiraglio fu nei Reami e nelle Signorie un alto ufficiale or temporaneo, ora inamovibile del Prence. Rimane il documento in forza del quale Carlo II d’Angiò nomina nel 1305 Sergio Siginulfo amiraglio di Napoli. Yi sono specificati tutti i suoi diritti e le sue propine ; v’ è anche l’obbligo di vestire di scarlatto; la paga annuale e fissa dell’amiraglio era di 2000 tari, pari a 500 scudi d’oro, il trattamento totale di un’ oncia d’oro il giorno quand’ era imbarcato « habeat qualibei die prò expensis suis unciam auri imam. » Gl’incerti eran numerosi e ricchi; i riscatti