288 Storia generale Marin Sanudo, scrivendo nel 1306, dice nei Secreta fideliurn Crucis: « Il Soldano piantò molte macchine.... appresso fece accostare alla bocca dei fossi molti bacchieri assai vicini tra loro, e dietro ai bacchieri fece piantare più carabaghe che gittavano pietre grosse e spesse tanto che abbattevano a terra le muraglie colle torri. » Che se le carabaghe ecl i bacchieri fossero state semplici catapulte di varia dimensione è a dubitarsi che le grosse pietre che esse gittavano aver potessero quella velocità iniziale bastevole a sgretolare le mura di Tolemaide, che da testimoni di veduta ci son descritte come assai spesse e grosse. Neppure sembrami probabile che il materiale da costruzione ne potesse esser fragile, perchè io ancora ricordo la petrosa mas§a calcare di grana compatta del Monte Carmelo che dista così poco da Tolemaide. Mura costruite di quel macigno non si sgretolano sotto l’impeto di sassi lanciati da catapulte. È dunque probabile che i Musulmani usassero all’ assedio di Tolemaide le prime e perciò incomplete macchine da fuoco. Non fa nulla se i Cronisti cristiani non alludono a fumo ed a rombo, perchè negli assedi di quel tempo, siccome adoperavasi tuttavia il fuoco greco, il fumo era cosa abituale e quanto al rombo non poteva esser nuovo quando si pensi a tutti i potenti rumori onde 1’ aere echeggiava per via di testuggini, di arieti, di catapulte e d’ ogni altro attrezzo da assedio. Tra l’NI ed il XIII secolo è assai probabile che l’uso della polvere ne avesse rese cognite tutte le virtù. E ritorniamo sotto le mura. La valida difesa non trattenne il Sultano ; 1’ appoggio delle galee non fu bastevole ad impedire che la piazza- cadesse. Che il mio lettore dia un’ occhiata alla pianta di Tolemaide, quale Sanudo 1’ ha tracciata e scorgerà che non basterà a Klialil-Askraf il conquistare il muro esterno; gli convenne espugnare una ad una quelle cittadelle interiori che formavano i singoli quartieri della città. Ma il 19 maggio il vittorioso Sultano ebbe la città1 ai suoi piedi. Euggì chi potè ; 30000 cristiani perirono e la Croce cessò di sventolare sulla terra di Siria. I Gioanniti si rifugiarono a Rodi; ivi trovarono tradizione antica marinaresca e vi fondarono una marina di cui avrò