84 Storia generale trasporti non eran nè bastevolmente maneggevoli, nè sicuri. Ordinò dunque in Ispagna ed in Francia 28 navi che tutte fossero leggere, al che l’esser basse di scafo assai giova, da consegnarsi a primavera. Occorrevagli un modello adatto a mare soggetto al flusso ed al riflusso delle maree fortissime nell’Atlantico e pressoché ignote in Mediterraneo, e di baglio maestro molto ampio come le circostanze idrografico-logistiche dei luoghi richiedevano. Quando Napoleone I, come in seguito dirò, divisò la famosa flottiglia di Boulogne, i suoi pràmes non furono che la resurrezione dell’ actuaria riformata da Cesare. Come ognuno sa la Britannia fu domata, quantunque i flutti tormentassero l’armata all’ àncora e le inghiottissero 40 navi e molte altre ne sciupassero. Cesare la tirò in terra per lo sverno, giusto come avrebbero fatto i navarchi di Sparta o d’Atene. La predilezione di Cesare per il naviglio leggero la ritrovo qualche anno dipoi nell’ assedio di Marsiglia, i cui magistrati locali, sobbillati da Domizio Enobarbo, si erano dichiarati favorevoli alla parte pompeiana e perciò contro Cesare. Avevano armate 17 navi lunghe, di cui 11 coperte; chiamiamole pure 6 pentecontori e 11 triremi; non sarem lungi dal vero. Cesare ordinò in Arli, rimastagli fedele e che allora distava molto meno dal mare che oggidì, ed era il principàl porto dell’ estuario del Rodano, 12 navi da guerra che gli vennero fornite belle ed armate in un mese : le affidò in comando a Decimo Bruto, le gremì de’ migliori suoi veterani, le guarnì di harpagones, o mani di ferro cioè di una risurrezione de’ corvi di Caio Duilio, e le 12 navi cesariane trionfarono dopo lunga tenzone sotto il castello d’If delle 17 marsigliesi. Poco dopo una novella vittoria di Decimo Bruto sopra i Marsigliesi rafforzati da una divisione romana di parte pompeiana obbediente a Nasidio, mostrò una seconda volta come le mani di ferro usate con arte valessero quanto i rostri. Le due fazioni di Marsiglia non furono che i prodromi • di una campagna di mare fra Cesare e Pompeo che or mi conviene studiare, quella dell’ inverno dell’ anno 49. Essa getta grande e viva luce sulla vita navale dell’ antichità ; notisi che i due capitani operano durante la stagione che i