Storia generale campo angioino scorgo Pisani, Genovesi, Napolitani e Provenzali; i primi dei secondi gelosi, come i Napolitani gelosi dei Provenzali. La fuga delle 18 galee genovesi alla battaglia delle Formiche è una prova delle rivalità degli stuoli di provenienza diversa a mala pena tenuti in compagine dal comando comune. Alla stregua di quanto ci narra Muntaner testimonio ed attore di quella mirabile campagna del 1282-1285, i Catalani ed i Siciliani erano ripartiti in numero eguale sulle navi. Ed in questo scorgo uno de’ migliori fattori di trionfo. Coni’ anche la ben’ intesa strategia di Ruggero mi si para innanzi siccome un’arra di vittoria. La scelta di Messina come base, l’aver sempre tenuta compatta la squadra senza disperderla in stuoli isolati, mostrano come quel vero amiraglio comprendesse la guerra. Squisita in lui anche l’arte del procurarsi informazioni sul nemico, nascondendogli le condizioni proprie. Una notte andò in persona a riconoscere il nemico ancorato a Nicotera, ed al chi va là delle vedette, rispose: « Povero pescatore al servizio di re Carlo. » Che diremo della distruzione di ogni nave che nel cammino incontrò, mentre correva da Messina all’ agguato delle Formiche ? E dell’ inganno di Rosas ? E dell’ uso delle tenebre per la sorpresa di Malta ed alle Formiche ? Anche quando Ruggero passò dal servizio del suo re Federico di Sicilia a quello della lega conchiusa tra il Pontefice ed i re di Napoli e di Aragona, e ne comandò l’armata (1299) di 80 galee e 90 navi, la vittoria coronò i suoi sforzi ; ma la salda compagine che era ne’ Siciliani, or comandati dal re in persona, si dimostrò col fatto che alla fazione di Capo Orlando, i Siciliani in numero di 40 galee non esitarono ad assalire le preponderanti forze del Loria ; e, vinte, fecero onorata resistenza tutto il giorno. Con la battaglia di Ponza vinta da Ruggero Lauria nel 1300 terminò la serie dei suoi trionfi che il fanno degno di essere per valentia paragonato ai più celebri capitani d’ogni paese ed età. Ai fasti della marina catalano-sicula vanno aggiunti quelli della marina corsara. Io ho accennato più su all’aiuto che Ruggero di Fior prestò all’ Impero d’Oriente con navi