418 Storia generale studio dei Santi Padri lo indussero a ragionare così: S'e messer Marco camminando'a Levante attraverso l’Asia é giunto al Cataio ed al Cipango, io correndo il mare per la via di Ponente dovrò incontrare quell’isola. E indubbio clie ei si tenne in relazione diretta coi ctütori della cosmografia, alcuni dei quali erano consultati da Sovrani e da Comuni. I due più celebri del XV secolo furono Paolo di Domenico Toscanelli fiorentino e Martino Behaim da Norimberga. Il primo inventore d’uno gnomone (1467), che vedesi nel Duomo fiorentino, il secondo considerato dagli scienziati come colui, che primo osservasse la variazione dell’ ago calamitato, dovuta alla differenza fra il polo magnetico ed il polo celeste. Non sono accertate le relazioni fra Cristoforo Colombo e Martino Behaim cosmografo della Corona portoghese. Son certe invece le lettere che Cristoforo Colombo e Paolo Toscanelli scambiaronsi. Laonde io credo d’esser nel vero, dicendo che la discoperta dell’America è opera dovuta a Marco Polo veneziano, a Paolo Toscanelli fiorentino ed a Cristoforo Colombo genovese. Delle numerose prove una sola darò; la seguente. Ecco il principio del giornale di navigazione del primo viaggio di Cristoforo Colombo : « La información que yo habia dado a Vuestras Altezas de las tierras de India y de un Principe qui es llamado Gran Can que quiere decir en nuestre romance Rey ele los Reyes, como muchas veces el y sus antecessores habian enviado a Boma a pedir doctores en nuestra santa fe porque le enseñasen en ella. » Mentre qui è indubbia la reminiscenza di Marco Polo e della missione avuta dai suoi congiunti, ecco un brano del testo d’una lettera, anteriore al primo viaggio di Colombo, di Paolo Toscanelli al canonico Martinez, certo da Colombo conosciuta, e che sembra una parafrasi del giornale : « Las partes de Indias donde se podrá ir es el dominio de un Principe llamado Gran Can que es lo mismo que Rey de los Reyes; sus predecessores enviaron embajadores al Papa pidiéndole maestros que los instruisen en nuestra fe. » In questo libro, specialmente dettato per narrare di geste militari, non può trovar luogo una circostanziata biografia