della Marina Militare. ' 475 braccia non vi sono soverchie....... », « noi invece alla leggera e sottili come la fiamma; e quando pigliamo caccia, subito prora al vento, giù ogni cosa, l’albero e l’antenna in corsìa, e- così facciamo strada contro vento senza fatica...... », « al cristiano in tal circostanza il prender il remo sembra disonore; e mentre rimane onorato, seguendo i vecchi sistemi, noi carichi di roba loro senz’ onore giungiamo qua. » In pochi versi è impossibile dir meglio. E vero che lo scrittore è Cervantes ! Render aligere le proprie navi, allungar il tiro delle bocche da fuoco, ecco le savie riforme di cui i Turchi andarono debitori al corsaro di Metelino. Il quale fu uno studioso ed amatore degli studi; perchè del proprio fondò un collegio e scrisse al pari di Cesare i suoi Commentari che non mi è riuscito rinvenire nè tampoco nella loro forma originale, nè in quella d’imbreviatura che Sinan Chauch suo segretario compilò. Ed or tornisi ad Algeri la bianca minacciata dal Cesare del 1500. K el 1542 Carlo V fu in grado di capitanare l’impresa ; ma non prima del 1° ottobre, malgrado che D’Oria lo consigliasse d’iniziarla nella stagione autunnale. Trentacinque galere italiane, cioè di casa D’Oria, del Cicala da Genova, del Pontefice e di Malta costituirono la prima squadra ; 25 spagnuole, governate da Bernardo di Mendoza, la sé-eonda, che andò a prender posizione a Porto Mahon ; sopra di 300 navi salirono 30,000 uomini del marchese del Vasto e del duca d’Alba, fra i quali il marchese Ferdinando Cortez conquistatore del Messico. Armata e convoglio, convenuti a Porto Mahon, ne salparono insieme, per Algeri. Lo sbarco riuscì; ma il tempo si ruppe tosto a vento e pioggia dirotta. Le comunicazioni tra il campo dell’imperatore e l’armata che soffriva sull’ ancore nella rada aperta furono troncate dallo stato del tempo. Il rimbarcarsi fu arduo e tormentoso; Algeri ben munita di mura e di difensori non era terra da sforzarsi che per lungo e serio assedio^ e fu ventura per quel numeroso corpo di veterani il potere, per mezzo dell’armata sminuita di 14 galere, di