200 Storia generale il vocabolo italiano conca) fu alle onerarie ciò che la galea' alle navi da guerra o da traffico di merci ricche. Comparisce nelle cronache con vari nomi, ne’ vari idiomi, per esempio : nef, nau, navis, nave ; è alta di scafo, capace, corta, munita di moltissime ancore, d’un enorme albero, di vele quadre basse, chiamate trevi, e di vele di caccia che in progresso di tempo diventeranno le gabbie, le ve-laccie, i fiocchi, le civade. Fra le cocche va posto 1’ usciere, uooer, uvcerius, huissier, vissier già descritto. Leny, legno, è cocca piccola; hourque, hulk, orca, è del-l’istessa tribù; ma ha minor pescagione, sì che conviene alle bocche de’ fiumi ed alle spiagge di poco fondale. Caracca (dal verbo caricare) è nave capace di molto carico, perciò di larghi fianchi. Ebbe i suoi derivati in caraccone e verso il 1600 fu dato il suo nome a grosse navi armate di cannoni torno torno. Vascello (da vaso) è altro nome di navi appartenenti alla famiglia delle cocche. Riassumendo ciò che ho detto fin qui intorno al naviglio medioevale, si scorge come egualmente si prestasse agli usi della guerra e della pace. La gcdea e le sue derivate servivano commercialmente al trasporto rapido di passeggieri e di merci ricche e corrispondevano ai vapori delle linee postali ed ai cargo-boats a gran cammino. La cocca e le sue derivate corrispondevano alla nave veliera che anche oggidì solca i mari. Le due categorie di naviglio avevano armatori privati cui i governi le requisivano in tempo di guerra come obbligo feudale, o da cui le pigliavano in affitto con regolari stipulazioni: di queste ne abbiamo in centinaia negli archivi notarili dell’Europa marittima del-l’evo medio. A guerra aperta i due navigli si metamorfosavano in squadre di battaglia o di trasporto mediante l’imbarco delle rispettive guarnigioni di militi. Quest’ organismo a cui non si può negare il merito della semplicità, ma che per contro ha in sè il germe della incertezza, fu comune dal XII al XIY secolo a tutti gli Stati europei, meno a due, cioè all’impero greco e alla Repubblica di Venezia. Quello come continuatore dell’ordinamento romano, questa come