della Marina Militare. 87 gotenenti e successori di lui riposero Roma in imminente e non ignoto pericolo, quello della fame. La dimane di Munda, Sesto, ultimo figlio di Cneo Pompeo, trentenne, scampato all’eccidio, vagante sul lido in ricerca d’imbarco, fu ricoverato in una nave di pirati d’Asia, ricomparsi sul Mediterraneo al tempo torbido delle civili contese. Lo aver a socio un figlio di Pompeo era per essi tal cosa da non disdegnare, perchè la numerosa clientela della famiglia Cornelia e le costei attinenze potevano fornire ai ricomparsi pirati una leva potente di trionfo. I due anni che intercederono fra la morte di Giulio Cesare (44) e la conclusione del secondo triumvirato (42) sono di quelli che fanno balenare ad uomini di poco scrupolo ogni speranza, e nei quali la coscienza pubblica turbata da eventi calamitosi quanto inattesi, si smarrisce in guisa che la nave ladronesca può pigliare specioso colore d’ asilo di libertà. L’epoche di sommi sconvolgimenti politici procurano sempre cotali esempli. I malcontenti della spietata tirannide di Antonio, d’Otta-viano e di Lepido, i profughi da Roma, le vittime delle confische, i superstiti delle battaglie di Modena e di Filippi, gli scampati alle proscrizioni, gl’ illusi ed i disillusi della politica andarono a raggiungere sulle navi Sesto Pompeo. Si che questi nel 42 teneva la Sicilia con forte armata, nerbo di truppe e saldi capitani di gentil seme romano. Il giudicio che di lui si può fare è che, più del padre incerto nei divisamenti, meno dèi padre valoroso, ebbe i difetti paterni e non le doti. Le navi che gli obbedivano erano 500 all’ incirca. Ottaviano non ne aveva allora punte; Antonio ne aveva raccolte in Oriente circa 200, ed una nuova squadra gli avea recato Domizio Enobarbo, sottil transfuga d’ogni partito. La momentanea potenza di Sesto Pompeo indusse Antonio a far causa comune con esso contro Ottaviano : poi solenne versatilità politica lo consigliò ad accettare le amichevoli proposte di Ottaviano. La Repubblica fu allora scompartita in tre vasti comandi ministrativi e militari, ed in uno (il qu