390 Storia generale Alla metà eli febbraio del 1430, il Sultano ch’era in Adrianopoli ordinò ad Hamzabeg, uno de’ suoi visiri, di andargli a conquistar Salonicco. I Veneziani vi avevano a difesa 1500 uomini; e malgrado una disperata lotta, la terra fu sforzata con eccidio immenso; le chiese tutte mutate in moschee, ed ai Veneziani non fu concesso quartiere. Or non rimaneva loro che combattere i Turchi per mare, e lo fecero. Infatti, poco prima che cadesse Salonicco, Andrea Mocenigo aveva insultato Gallipoli, forzato una delle catene che ne sbarravano il porto, e non abbastanza aiutato dai suoi capitani, eragli fallito l’intento di incendiarvi le navi turche. Gli succedette nel comando Silvestro Morosini, il quale s’impossessò del castello d’Asia sui Dardanelli, ed in rappresaglia della strage di Salonicco allora allora accaduta, ammazzò tutti i prigionieri. Poco dipoi il Turco conchiuse anche con Venezia la pace. Più che pace, la direi tregua. Ed invero, Muraci vincitore degli Ungheresi a Varna ed ormai sicuro della debolezza cieli’Impero, intraprese la conquista della Grecia e del Peloponneso, contrade ripartite in una quantità di Despotati, Signorie e Contee che non. potevano al certo resistere all’ impeto turco. Muraci ne distrusse alcune, altre ne rese tributarie, e morì dopo essere stato un’ ultima volta vincitore dei Cristiani alla battaglia di Kossovo. Lasciò al figliuolo Maometto II un fiorito esercito, un pingue tesoro, i nemici suddivisi e 1’ uno dell’ altro gelosi. Tutto ormai congiurava per la caduta di Costantinopoli; la Roma d’Oriente era pera matura per chi sapesse spiccarla. In un precedente capitolo ho tentato descrivere quali fossero le difese da Costantinopoli opposte ad Enrico Dandolo. Dopo la riconquista di Michele Paleologo gli afforzarci enti della città erano stati raddoppiati. Costantinopoli riguarda verso mezzogiorno il Mare di Marmara, e verso oriente il Bosforo, il quale per sette rivolgimenti e sette capi ad ognuna delle due spiaggie mette nel Mar Nero. Alla sua bocca meridionale si curva il Bosforo verso ponente e forma il porto più spazioso e più proprio che si desideri: unico difetto (ma che è anche elemento difensivo) della giacitura di Costantinopoli, è la