2M5i^m5$Era5BraKm3rc'm Capitolo V. Sviluppo della pirateria e sua estensione. — Pompeo e sua campagna navale. — Gesta marittime di Giulio Cesare. — Sbarco in Britannia. — Sesto Pompeo. — Guerra di Ottaviano e di Marc' Antonio. — La riforma di Agrippa. — Ordinamento marittimo Imperiale. — Leggi per la marina commerciale. — Il naufragio di S. Paolo. — La geografia marittima dell'evo antico. — Le costruzioni navali e gli arsenali. FONTI ED AUTORITÀ : Plutarco, Vite parallele. - Appiano Alessandrino, Guerre dei Romani. - G. Cesare, Commentarli. - Duruy, Hintoire des Romains. -Atti degli Apostoli. - Pardessus, Lois maritimes. - Tito Petronio Arbitro, Il Satyricon. — Jurien de la Gravière, La marine des Romains. - Jack La Bolina, Saggi storico marinareschi. - Id., Rassegna Nazionale, 1879. - Gosselin, Géographie des Greca. - U-. Libri, Ilis-toires des mathématiques. Nata per le circostanze politiche e sociali surriferite, cresciuta smisuratamente per cagione della impunità, la pirateria dilagò per via della permanenza delle sue ragioni d’essere. La perturbazione economica che recava era massima, in quanto che la pirateria metteva in forse la giornaliera alimentazione di Roma, la quale popolosissima e situata in contrada che le guerre civili avevano devastata e dove il lavoro servile ne’ latifondi era sottentrato al lavoro libero del proprietario nel suo campo, traeva il giornaliero vettovaglia ni ento dalla Sicilia, dalla Sardegna, dalla Barberìa e dalla Spagna. Le accumulate ricchezze