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Storia generale
per le numerose perdite d’uomini, la città aprì le porte del terzo ed ancor inespugnato recinto. Gli afforzamenti della terra, l’opera degli assedianti, nonché le offerte degli assediati eccoli compagni in Ivi<?a ed in Mehediah.
  Or passiam lo stretto che intercede fra Iviga e Porto Palma, capitale di Majorca, l’isola maggiore dell’arcipelago. I cronisti ce la dipingono come tre città in una; la cinta fortificata di tutte e tre corre lunga 4994 braccia, con 174 torri interpolate, intersecata da un fiume, l’Essechino, incavalcato da cinque ponti. A nuove proposte di Nasr-ed-din i collegati risposero col menar le mani. L’assedio tirava in lungo, nulla ostante il valor de’ Cristiani : éd un emiro che il Tronci chiama Butale accordatosi con altro capo per nome Maroch, da Denia città del reame musulmano di Valenza mosse con un’ armatella per combattere le navi pisane. Sopraffatti dapprima i Pisani, ripresero poscia lena e vigore, scacciarono i soccorsi valenzani, e continuarono l’assedio che terminò con la resa della città il 7 di febbraio del 1116 e con preda ricchissima delle spoglie; fra queste, erano certi piatti smaltati, assolutamente maravigliosi per i Cristiani di quel tempo e che or chiamiamo di maiolica; i più belli furon distribuiti fra i vincitori. Quei da Pisa li murarono nel campanile di San Sisto ; quei di Pavia nel frontone della chiesa di San Pietro in del (/' oro, ov’ io li ho visti. I nostri tornando a casa, fermaronsi nel 1117 in Marsiglia; ivi nella chiesa della badia di San Vittorio innalzarono ai loro morti un mausoleo che esisteva ancora nel 1600 : eccone l’pitaffio :
        Verbi incoronati de Virgine mille peractis Annis post centum bis septem connumeratis Vincere Maiorìcas Ghristi famulis inimicas Tentant Pisani Maumeti regna prophani.
       Mane ned dantur, multi tamen his sociantur Angelicae turbae, ccelique ; locantur in urbe.
        Terra destructa, classis redit acquare ducta Prirnum ope divina, simul et victrice carina.
        O pia victorum bonitas ! defuncta suorum Corpora classe gerunt, Pisasque reducere quaerunt.
       Sed simul adductus ne turbet gaudia luctus Ccesi prò Christo tumulo clauduntur in isto.