della Marina Militare. 35!) IL E vo’ sappiate ora il mio proposito Che tutto questo sermone tiene soltanto A tre capi, che vo’ notarvi con tutta schiettezza. Prima riguarda colui che fa alle genti il sermone; Poi il popolo che lo ascolta e lo intende ; Terzo il giudicio che emana dal sermone. Laonde rispetto al primo capo, vi dico esser follia A cotale di saltare in bigoncia, cui sa con sicurezza Dire il prò o il contro a suo talento, E sa bene difendere i suoi argomenti. Rispetto al secondo, che è il popolo, vi dico che senza susurro Debbe ognuno prestar udienza attentissima Onde trarne tutto intero il profitto. Nè tutto il pregio del sermone sta in questo poco frutto, Che il Vangelo dice esser perduto il seme Grittato fra i sassi e fra i bronchi. Rispetto al terzo capo, dico eh’ io debbo fondarmi Sul subietto di che si tratta, quando sia bene esposto Laonde fonderò la mia predica brevemente com’ io possa Su questo buon viaggio che a tutti è grato. ni. Messer lo infante, orsù, come vostro vassallo Vi fo udire il mio argomento; che rischi abbastanza Ho corso in questo mondo, e niun altro mai come me; Or vi stiano grandemente a core sul mare Le gerti di quest’impresa che avranno tante pugne da combattere. Badate a non mettere terzi vogatori sul navilio, e certi Saranno i vostri fatti, nè usbergo, nè celata, nè maglia Potrà starvi a petto. Usatene per sole venti navi, e che l’Almirante Faccia queste galee leggere come un ventaglio. Così i balestrieri andranno come un uncino; Le loro armi non falliranno ; ma forti come un battaglio Li troverete all’opra, come se fossero cimatori di panno; ©osicchè traggono tuttociò che hanno davanti, e nulla manca. Non surga mai dissidio, o signore, tra’ vostri ; Abbiano un cuore tutti ; non abbiano risse fra loro ; La verità è che un cristallo di graji valore Non è sì pregiato nel gran mondo come il fino corallo Che si pesca in Sardegna; e poi, quanto al metallo Se ne possa, o signore, formare un canape Per trarre innanti- coloro che vedranno ciò e ne rideranno.