della Marina Militare. 341 m'ità eli un’ isola erane congiunta per un ponte di duecento passi di lunghezza; i bassi fondi la rendevano inaccessibile da tutte le altre bande; i borghigiani sotto le armi dividevano il servizio con la guarnigione. Le forze de’ Genovesi e le schiere che Francesco da Carrara in persona aveva guidate a Brondolo, salivano a 24,000 uomini. L’11 agosto essi diedero alle opere che difendevano il ponte un primo assalto, che fu seguito la dimane da un secondo. La testa del ponte fu distrutta, ma bisognava superare al-di là anche certi ponti levatoi ed espugnare le fortificazioni. Il 13 vi fu vivo fuoco di cannoni. Il 14 e 15 nuovi assalti e dati con tale ostinatezza che durarono tutto il giorno,, ma furono respinti con costanza ancor maggiore. Il 16 gli assalitori risolvettero di fare gli ultimi sforzi per portar via o distruggere il ponte. Mentre da ogni parte si combatteva, i collegati fecero avanzare le macchine incendiarie : la resistenza era sempre vigorosa, e già il Carrara proponeva di rinunciare all’impresa quando si vide levarsi in alto una fiammata che venne tolta per quella di una barca incendiaria, ma che palesava l’arsione del ponte stesso. Le schiere Veneziane temendo che la ritirata fosse loro tagliata, si affrettarono a ripassarlo e con tale precipitazione che i nemici, inseguendoli, entrarono insieme a loro dentro la piazza e la saccheggiarono. Quest’ assedio di sei giorni era costato ai Veneziani 6000 uomini; ai Genovesi aveva procurato circa 4000 prigionieri; la perdita dei vincitori era stata molto considerevole, ma compensata dall’ acquisto di una città fortificata, dalla sicurezza di un passaggio dal mare nelle lagune e d’una comunicazione nel continente : inoltre il cannone che aveva battuto Chioggia era stato udito da Venezia. Fu in nome del Signore di Padova che i collegati tolsero possesso della loro conquista e fecero prestare giuramento di fedeltà agli abitanti. Carrara proponeva di approfittare della costernazione che tale avvenimento aveva dovuto infondere, per filar diritto su Venezia, I Genovesi invece vollero stabilirsi a Chioggia prima di tentar nuove imprese. Venezia, bloccata per mare, non avendo che nemici sulla costa vicina, era ridotta a disputare un banco di sabbia di jjoche miglia