Anno C X C 4 67 infierilTero in quello ; e non men Dione che le Medaglie Sembrano dar pefo a così fatta opinione . Ma fecondo Erodiano fembra più verilimile , che foflero preceduti quelli flagelli. Parlali ancora nelle Monete ( a ) della Liberalità Settima di Commodo , cioè di qual- ( a) Medie-che Congiario dato al Popolo , per tenerfelo amico . E Dione fra 1’ altre cofe lafciò Scritto , che Commodo più volte donò al Popolo cinque Scudi d’ oro e quindici Denari per tetta . Anno di Cristo cxci. Indizione xiv, di Vittore Papa 6. di Commodo Imperadore 12. i Cassio Aproniano, Conloli ì D « l B R A D t A . SE il primo Confole Aproniano portò veramente il nome di Caffo , egli fu Padre di Dione Calilo , Storico celebratiifimo ; ma ciò non è fenza qualche dubbio . Alle difgrazie , che andava provando Roma pel governo tirannico di Commodo , e per gli altri mali di l'opra accennati , fi aggiunfe nel prefente Anno quello di un fiero incendio (¿) . Attaccatblì il fuoco al Tempio della Pace , ^jjer0Cna. fabbricato da Vefpafiano, interamente lo confumò colle botteghe misi. j.& ricchillime delle fpecierie contigue . Tempio il più magnifico e rie- Dtollb' co , che 11 fotte allora in Roma . Imperciocché quivi erano confer-vate le più preziofe fpoglie del Tempio di Gerufalemme ; quivi il faceano le aflemblee de i Letterati ; e pare , che vi il confervaffe-ro anche i loro Scritti, giacché Galeno ( c ) il Medico fi duole , che (c) Galenus un gran numero de’ fuoi vi perilfe in tal congiuntura . Ma quel che àeLibrit è più , colà il portavano in depoiito i danari , e le cofe più prezio-Se de’ Romani , come in luogo il più ficuro d' ogni altro . Perciò effendo lucceduto di notte quel graviiiìmo incendiò , moltifilmi venuto il giorno li trovarono poveri di ricchi, che erano la Sera innanzi . Nè ivi li fermarono le fiamme , perchè pattarono ad altri attaittimi nobili ediSizj Romani , e fra gli altri il Tempio di Vetta col Palazzo rimale anch’ elfo confuhto . Durò molti giorni il fuoco, dilatandoli quà e là , fenza poterli fermare con arte umana , finché un improvvifa dirotta pioggia gli troncò ipaflì. Eufebio ( ¿/)dice , Euftb> che gran parte della Città di Roma retto preda delle fiamme • Sai- in CLrcnic. varono le Vettali il Palladio , cioè la ftatua di Pallade, la quale fama era , che fotte fiata portata da Troia. Dione anch’ egli arte- N n n 2 Ila ,