Anno XLVII. morte in quedo medefimo Anno a varie illudri perfone , per le maligne inlìnuazioni di MeiTalina fua Moglie . Aveva egli ac-cafata con Gnco Pcmpeo Magno , Antonia iua Figliuola . Ila Matrigna MeiTalina , che odiava 1’ uno e 1’ altra , feppe inventar tante calunnie , dipingendo il Genero Pompeo per iniìdiatore della vita di lui., che Claudio gli fece tagliar la teda. Per altro coilui offufcavu la nobiltà de’fuoi natali con de i vizj nefandi. Nè qui iì fermò la perfecuzione . Fece anche morire Craflo Frugi, e Scri-boniaGenitori d’eifo Pompeo , tuttoché per attediato di Seneca (a) (a) Seneca Graffo fode così ftolido , che meritad'e d’edere Imperadore , co-z" ' me era Claudio. Antonia fu poi maritata con Cornelio Siila Fau-Jlo Fratello di MeiTalina . A Valerio Afiatico , da noi già veduto due volte Confole, le lue molte ricchezze furono in fine cagion di totale rovina (¿) . Con occhio ingordo le mirava MeiTalina , (b) Taàm e madìmamente co i deiìderj divorava gli Orti di Lucullo , da lui j4n"-aL maggiormente abbelliti . S’inventarono varj fofpetti e delitti con- c,lf' tra di lui, ed avendo egli determinato di paffar nelle Gallie, dove podedea de i gran beni , fu fatto credere a Claudio , che ciò fode per foìlevar contra di lui le Legioni della Germania . Condotto da Baia incatenato , ed accufato , con forza li difefe , allegando , che non conolceva alcuno de’ tedimonj prodotti contra di lui . Si fece venire innanzi un faldato , che protedava d’edere intervenuto al trattato della congiura. Dettogli, fe conofceva A-fiatico: fenza fallo, rifpofe . Che il modraiie : data una girata d’occhi fopra gii alianti, fapendo che Afiatico era calvo , indicò un calvo, ma che non era Aiìatico . Niuno dell’uditorio potè contenere lenfa, e 1’ad'embiea fu finita. Già penfava Claudio ad adolverlo per innocente, quando entrò in fua camera Finfame Vitellio il Confoie , imboccato da Meda lina, che colle lagrime a gli occhi modrò gran compadìone d’Afiatico, e poi finfe d’edere fpedito da lui, per impetrarla grazia di potere lciegliere quella maniera di morte, che più a lui piacede. Il bietolone Augu-do , lenza cercar altro , credendo , che per rimprovero della co-icienza rea egli non volede più vivere , accordò la grazia richieda. Afiatico fi tagliò dipoi le vene, e rendè contenta, ma non fazia, l’avarizia e crudeltà di Medàlina , la quale per altre Somiglianti vie conduffe a morte Poppea, Moglie di Scipione, la più bella Donna de’ fuoi tempi, e Madre di Poppea , maritata poi coll’Augudo Nerone. Nulla feppe di fua morte Claudio. D’altri nella deda guifa abbattuti parla «Tacito, la cui Stona Tomo /. R mal-