Annali d’ Italia. gli orecchi di Geta , e fin que’ foldati, che fletterò alla Tua guardia , perderonola vita . Quello macello fi andava facendo di notte , e venuto il dì fi portavano i lor cadaveri fuori della Città . Dione conta venti mila perfone fagrificate in quella maniera dal furore tirannico di Caracalla. Sparziano aggiugne , che furono innumerabili . Ballava , che s’indicalfe un qualche filo d’attaccamento avuto con Geta , vero o falfo che folfe, perchè fi delle la fenten-za di morte . Nè i fuoi fulmini fi fermarono fenza percuotere anche F alte torri. Era in que’ tempi riputato F arca del fapere Legale il celebre Papinia.no, llato già Prefetto del Pretorio , verfo il quale poco fa vedemmo ufate tante finezze da Caracalla. Non altro reato di lui fi trovava, che il gloriofo d’ aver fatto il poffibile 3 per rimettere la concordia fra i due Fratelli Augulli . v ha nondimeno (a'i Zofimus chi fcrive ( a) , effer egli caduto in difgrazia di Caracalla , perchè ìiijlzr.i. i. duellagli un" Orazione da recitare in Senato per fua difcolpa, egli generolamente rifpondeffe , che non era tanto facile lo fcufare un fratricidio , come il commetterlo ; ed ejfere un fecondo delitto l’ ac~ (b)spartia-cufare un innocente , dopo avergli tolta La vita . Sparziano (¿) cre-7*iUCa™~ ciò un ^0gn0 de’Politici. Fuori bensì di dubbio è, che Papinia-110 fu ammazzato per ordine di Caracalla , il qual poi riprefe F uc-cifore , perchè nell’ ucciderlo fi foffe fervito della fcure in vece della fpada , finimento di morte riferbato per la gente nobile. Un Figliuolo d’efTo Papiniano , che era allora Queltore , e tre giorni prima avea fatta grande fpefa in alcuni magnifici Spettacoli, fu anch’egli tolto dal Mondo. Abbiam veduto ancora Lucio Fabio Ci-lone, flato due volte Confole e Prefetto di Roma , in auge di gran credito e fortuna . Caracalla il chiamava fuo Padre , perchè F avea avuto per fuo Aio in gioventù ; era anche creduto il fuo braccio diritto -, ma niun fi potea fidare del capo flravolto di un tale Imperate) idemib. dorè. (c) Perchè anch’ egli avea perfuafa F union de’Fratelli, Ca-Diol. 77. yaeaUa mandò un Tribuno con alcuni foldati, per tagliarli il capo. Cofhoro noi trovarono tollo , e fi perderono a Svaligiar le argenterie , i danari, e gli altri preziofi mobili delle fue llanze . Coltolo poi al bagno , così com’ era in camicia e in pianelle il menarono per mezzo la Città con difegnod’ ucciderlo nel palazzo, maltrattando- lo intanto con pugni fui vifo per la flrada . La Plebe e i Soldati della Città al vedere in sì compaffionevole llato un perfonaggio di tanta llima , alzarono un gran rumore e fecero Sedizione . Avvifa-tone Caracalla , per quetare il tumulto , avendo paura di peggio , gli venne incontro , e cavatali la fopravveile militare , la pol'e indotto