Annali d’ Italia, grande indulgenza in cafo di tanta importanza , e in altri ancora j1 perch* egli non fapea far male a i Grandi , benché fel meritaffe- (a) Pimìus ro .( a ) Trovavaiì un dì alla fua tavola Veiento , o fia Veientone , a»4’ 8^ Confole , uomo fcellerato , che fotto Domiziano era Arato la Amdìas rovina di molti . Cadde il ragionamento fopra Catullo Meffalino t 'iaor che nell’ antecedente governo tanti avea aifaffinati colle fue accu-fe , e colla fua crudeltà, ed era già morto . Se cojlui , dille allora Nerva , foffe tuttavia vivo , che Jarebbe di lui ? Giunio Maurico , uomo di gran petto , di egual fincerità , e uno de’ commenfali ,im-manténente rifpofe : Con effo noi farebbe a cjuefla tavola . Ma quel- lo , che maggiormente fconcertò Nerva , fu V attentato d’ Eliano Cafperio , creato non so fe da lui o pur da Domiziano , Prefetto del Pretorio , cioè Capitan delle Guardie . O iìa che coilui movef-fe i Soldati, o che foife incitato da loro , certo è , che un dì for- (b) viìnìusmata una follevazioie andarono tutti al Palazzo (¿) , chiedendo tn Panegyr. Qon ajtg gr^a cap0 coloro , che aveano uccifo Domiziano. À tal dimanda fi trovò in una fomma coflernazione Nerva ; contut» tociò parendogli, che non foife mai da comportare il dar loro in mano, chi avea liberata la Patria da un Tiranno , ed era flato cagione del proprio fuo innalzamento, coraggiofamente negò loro tal foddisfazione , dicendo , che fe lì voleano sfogare , più toilP fuìla fua tefla cadeife il loro fdegno . Ma cofloro fenza fermarli per quello, e con dilprezzo dell’autorità Imperiale , corfero a prendere Petronio Secondo , già Prefetto del Pretorio , e lo fvenarono . Altrettanto fecero a Partenio già Maflro di Camera di Domiziano , trattandolo anche più ignominiofamente dell’ altro . E Cafpe-rio divenuto più infoiente , obbligò Nerva di lodar quell’ azione al Popolo raunato , e di proteflarfi obbligato a ifoldati, perchè a-veifero tolta la vita a i maggiori ribaldi, che iì avelie la Terra . Una sì atroce infolenza de’ Pretoriani fervi a far meglio co-noScere a Nerva , eh’ egli , ilante la fua vecchiaia e poca fanità , nonpotea fperare l’ubbidienza ed il rifpetto dovuto al fuo grado, e piuttoflo dovea temerne de gli altri oltraggi . il perchè da uomo faggio pensò di fortificar la fua autorità, con alìociare all’imperio una perSona , che foife non men forte d’animo, che vigorofa di corpo . E fìccome egli non avea la mira fe non al pubblico bene, e de- (e) Aurslhis iìderava di Scegliere il migliore di tutti, ( c ) così dopo maturo efa-E~me > e con^g^ato anche da Lucio Licinio Sura , fenza punto badare a i molti Parenti , che avea ( giacché non fi sa , eh’ egli avelie mai Moglie ) fermò i fuoi peniìeri fopra Marco Ulpio Traiano , Genera-