344 Annali d’Italia. (a) spurtìa- dere ciò, che narra Sparziano , cioè eh’ egli volle intervenire ( a ) drhno Hii a'^e ^acre f e^e di Cerere, che fi faceano nella Città di Eleufi o fia Eleufina. Rinomati erano i Mifterj di que’ Sacerdoti, cioè i riti e le cerimonie che fi adoperavano nel culto di quella falfa Deità, appunto perchè fegreti, e non veduti dal Popolo. Per grazia pochi fi ammettevano alla conoicenza e participazione di sì fatte fuper-ftizioni ed impofture. Adriano ad efempio d’Èrcole e di Filippo Macedone ne volle effere partecipe , e farfi aferivere al ruolo di que’ divoti . Venne poi da Atene a vifitar le Città della Sicilia , ed anche ivi è da credere, che con larga mano fpargeffe benefizj, da che abbiamo una Medaglia, incuivien appellato Reftitutore della Sicilia . Volle quivi vifitare il Monte Etna , per vedere la nafeita del Sole, la quale fi dicea, che rapprefentaval’ Arco baleno . Dopo tante girate finalmente fi reilituì a Roma. Anno di C R I s T o cxxvi. Indizione IX. di Sisto Papa io. di Adriano Imperadore i o. C f r {Marco Annio Vero per la terza volta , 0,101 IEggio Ambibulo. IL primo de’ Confoli Annio Vero fappiain di certo , che fu Avolo paterno di Marco Aurelio Imperadore ; non così certo è il fuo Prenome di Marco. Ho io appellato il fecondo Eggio Ambibulo, ft>) ‘tktfaur.-fondato fopra un’ Iscrizione da me rapportata altrove (¿) , ed 'dtìai/p '-'jJ^fiftente nel Mufeo Capitolino. Credette il Cardinal Noris (c) , ». ». ■* ch'egli portaife i nomi di Lucio Vario Ambibulo, adducendone per (c) NcrJ£r„f prova due Ifcrizioni, riferite dal Reinefio. Ma i Marmi Reine* J ' ' fiani non dicono , che quel Lucio Vario Ambibulo foiTe Confole, e perciò nulla fi oppongono al Marmo da me fopra citato . Il Padre (à) Vagiia Pagi (