Anno L X X X V I 11. 161 4 quelli tempi, per quanto s’ha da Eufebio [a ] , Marco Fabio Quin- (a) Eufeb. tiliano, eccellente Maeitro d’Eloquenza , nato a Calaorra in^lfpa-tnC romco-gna , venne a Roma falariato dal Pubblico, per infegnar l’Arte Oratoria. Ma probabilmente ciò avvenne fotto Vefpaiiano , il quale fondò quivi varie Scuole , e vi chiamò de gl’ iniìgni Maeilri. Certo è intanto , che Quintiliano fiorì fotto i di lui Figliuoli, e fu anche Maeilro de'Nipoti di Domiziano . Anno di Cristo lxxxix. Indizione il di Anacleto Papa 7. di Domiziano Imperadore 9. , y f Tito Aurelio Fulvo per la feconda volta, on 01 |aulo Sempronio Atratino. SIamo accertati da Giulio Capitolino ( b ) , che Tuo Aurelio (b) Capito!. Fulvo , o iia Fulvio , Avolo paterno di Antonino Pio Augu- ‘*^Ant0mr10 ito , fu due volte Confole. Giacché Suetonio fcrive, che Domiziano volle un doppio Trionfo de i Catti e de i Daci, non è improbabile , ch’egli nell’Anno prefente affettaffe queito onore per far credere a i Romani, che felicemente palpavano gli affari nella guerra della Dacia. Atteita il medefimo Storico , che erano feguite alcune battaglie in quelle parti, e taluna verifimilmente vantaggio-fa a i Romani: il che baitò all’ ambiziofo Auguito , per eiìgere V onor del Trionfo. Giacché fopravvenne la fconfirta e la morte di Cornelio Fofco nella guerra, che continuava nella Dacia, potrebbe -attribuirii all5 Anno prefente la feconda fpedizione del medeiìmo Domiziano contro a i Daci, effendo noi accertati da Suetonio (c), (c) Smtou. che due volte egli andò in perfona a quella guerra . Ma fe non è ™ poifibile il ben dilucidare i tempi delle azioni di Domiziano, a noi baitar deve almeno la certezza delle medeiìme . Tornò dunque Domiziano alla guerra ( d)-, ma perchè facea più conto della pel- (d) Dio 1.67 le , che dell’ onore , nè gli piacea la fatica , ma sì bene il goderiì tutti i comodi, iiccome uomo poltrone, e perduto tra le femmine e in ogni forta di difoneità : non osò giammai di lafciariì vedere a fronte de i nemici. Fermatoli dunque in qualche Città della Meda , fpedì i fuoi Generali contra di Decebalo . Seguirono varj combattimenti, ne’quali per teilimonianza di Dione perì buona parte delle fue Armate. Tuttavia , perchè la fortuna delle guerre -è volubile, e i fuoi riportarono talvolta de’vantaggi, e fpezial- mente