IV mo ardore declamato contro i detti Annali, e fcritto , che quefil fono uno 'de Libri più fatali al Principato Romano , non mancò il Muratori nella conclusone , che fa in fine del duodecimo Tomo, di fpiegar Tempre più i Tuoi fentimenti, col rifpondere : » che fé » mai per difavventura fi trovaiTe un Imperadore cotanto per-»verfo, che voleffe turbare il Principato Romano così giuflo , » così antico , e confermato dal iìgillo di tanti fecoli, e dal » confenfo di tanti Augnili : egli non avrà bifogno di quefli An-» nali, nè d’ altri libri per fare del male ; a lui baderanno i con-» figli delle fue empie, e difordinate pailioni. Ma di fimili Au-» gufli è da fperare, che niuno mai ne verrà . Chiunque fra’ Re-» gnanti Criiliani sa cofa fia giuflizia , sa eziandio , che i Domi-» nj e diritti inabiliti da lunga ferie di tempi, e maffimamente » di più fecoli, e da una tacita rinuncia di ogni pretenfione : » fono per così dire, confecrati dalle Leggi del Criflianefimo , e »della Prefcrizione. Altrimenti tutto farebbe confufione, e niu-» no mai fi troverebbe ficuro nelle fue Signorie per antiche , o » antichiffime che follerò . Tutta quella rifpofla del Signor Muratori quantunque poteiTe fervirgli d’ una forte Apologia per li fuoi Annali , fentendo però egli, che in occafione d’ effere fiate proibite dall’ Inquifitore Generale di Spagna certe Opere del celeberrimo Cardinal Noris, per altro flampate in Ifpagna fino dal 1698. con approvazione del Re Cattolico, del fupremo Configlio di Cartiglia , del Vef-covo di Salamanca, de’Collegj di quella inclita Univerfità , della Sagra Inquifizione , e dell’ ìileffo Inquifitore d’ allora , a cui furono dedicate; fentendo, diffi, che anche il Regnante Sommo Pontefice BENEDETTO XIV. in una fua lettera mandata al me-demo Inquifitore di Spagna, nella quale il Sapientiiììmo Beato Padre dicea , che 1’ Opere de gli Uomini grandi non fi proibivano , come effo avea fatto di quelle del fu Cardinal Noris, ancorché in effe fi trovino alcune cofe , che difpiacciano, ( quando però non riguardino la Fede, o la Religione) e che meriterebbero , fe foflero ilate fcritte da altri , proibizione, fcritto parimente avea, che nell’ Opere del Muratori vi erano cole de-g'ie di riprenfione ; cercò fubito il piiiTimo Autore ricorrere alla Clemenza del Santo Padre con una lettera tutta offequiofa , ed umile, pregandolo, che gli fi notificaiTero dette cofe per ritrattarle . La copia di quella Lettera è fiata già {lampara, e ri-ilampata dal Giornalifla Fiorentino, ed in quell’anno ileffoi75i. in uu