4*4 Annali t>* Itali a, gli avvenimenti dell’ Imperio di Marco Aurelio fono a noi pervenuti fenza diilinzioni di tempo , così malagevol cofa è il poter Affarne tli anni precifi, e refta indecifo , chi meglio in quella ofcurità l’in* ovini. Anno di Cristo Clxix. Indizione vii. di S o T E R E Papa 8. di Marco Aurelio Imperadore 9. di Lucio Vero Imperadore 9. r r f Quinto Sosio Prisco Senecione, 1101 t Publio Celio Apollinare. AL primo Confole , cioè a Prìfco , ho aggiunto il cognome di Senecione, che iì legge in un’Iscrizione ( a ) , da me altro-p,ve riferita, trovandoli nell* altre memorie il folo di Prifco, che dovea effere il più ufato . La venuta de i due Auguili ad Aquileia con un copiofiflìmo efercito , feguita nell’ Anno precedente , per (b)Capital.teilimonianza di Capitolino produfle buoni effetti; imperiare^0 ciocché la maggior parte de i Re e Popoli Barbari del Settentrione non folamente celiarono dalle oililità , ma uccifero ancora gli autori delle fedizioni, moilrando di voler concordia co i Romani. E i Quadi rimaili fenza Re proiettavano di non voler confermare il già eletto , fe non precedeva l’approvazion de gl’ Imperadori. Andavano anche arrivando Ambafciatori de i più di que’Popoli a i Luogotenenti Generali d’ eili Auguili, che chiedevano pace. Tal politura d’affari colla giunta della Pelle, che già s’ era inoltrata lino ad Aquileia, ed avea confumata parte dell’Armata, e colla morte ancora di Furio Vittorino, Prefetto del Pretorio , animava Lucio Verò a fare iitanza al Fratello Augullo per tornarfene a Roma a godervi le folite fue delizie e i confueti paflatempi. Ma Marco Aurelio era di contrario parere , iniìftendo fempre in dire, che 1’ -efferfi ritirati i Barbari, e il inoltrar tanta voglia di pace , potea-no effere loro finzioni, e ripieghi prefi al vedere unsi grande apparato d'armi dalla parte de’ Romani,- e che bifognava andar innanzi e chiarir mèglio, fe i nemici operavano daddovero, o fingevano . Ch’eilì due Auguiti paffaiTero il verno in Aquileia, lo pro-(c ) Pagius \a il Padre Pagi (c) con alcuni paifi di Galeno . Fu dunque forzato contra fua voglia Lucio .Vero a feguitar il Fratello Auguilo nella Pannonia , e nell’ Illirico., dove diedero buon fello alla quiete di quel-