Annali d’ I t a l i a . fali. Crebbero in queft’Anno le amarezze fra Tiberio ed Agrippina , Vedova di Germanico , perchè fu condennata Claudia Pul-cra, o iìa Bella, Cugina di lei. Parlò alto Agrippina a Tiberio , il pregò ancora di darle Marito : ma egli, che temeva competenza nel governo, la lafciò fenza rifpofta. Fu poi gran lite in Roma fra gli Ambafciatori delle Città dell’ Alia , gareggiando cadauna per aver 1’ onore di alzare un Tempio ad Augufto. La decifion del fenato cadde in favore della Città di Smirna. Ritiroffi nell’Anno prefente Tiberio nella Campania, col pretefto di andare a dedicare un Tempio a Giove in Capoa, e un altro in Nola ad Augufto , morto in quella Città. Suo penderò era di non ritornar più a Roma , e così fu in fatti. Si mii'ero tutti allora a fcandagliare i motivi di quefta ritirata. Chi pensò ciò avvenuto per arte e fugge-ftione di Seiano, che voleva reftar folo alla tefta de gli affari in Roma , e feppe così ben dipignere gl’incomodi, a’quali era fottopo-fto il Principe per tante viiìte, luppliche , e giudizj , che l’induf-fe a cercar la quiete nellà folitudine. Furono altri di parere , eh’ egli fe ne andaife, per non poter più fofferire l’ambizion di Livia fua Madre, giacché ella credeva a sè competente il far da padrona al pari di lui : cofa eh’ egli non fapea digerire , ma nè pure affolu-tamente vietare, coniìderando la iìgnoriafua un dono di lei. Credettero finalmente altri, che fi moveife Tiberio a tal rifoluzione folamente per impulfo proprio, originato dall’infame fua libidine , in cui da gran tempo era immeriò , e continuava più che mai il fozzo vecchio , ma con iftudiarli di foddisfarla in fegreto : al che era più proprio un Luogo ritirato . S’ aggiugneva l’effer egli d’alta, ma gracile datura , col capo calvo, e colla faccia fparfa d’ ulcere , e coperta per lo più da empiaftri. Hanno perciò creduto alcuni , che ciò foffe un frutto della fua fordida impudicizia, e che il morbo Gallico famminiftraffe ancor in que’ tempi un gaftigo benché raro a i perduti dietro alle femmine proftitute. Vergognandoli egli di comparire in pubblico con sì deforme figura , parve ad alcuni di trovare in lui ballante motivo di fuggire dal conforzio de gli uomini. In fatti anche dopo la morte della Madre, e di Seiano, lì tenne egli lontano da Roma , benché talvolta andaife burlando la gente credula , con ifpargere voce del fuo imminente ritorno. Pochi Cortigiani volle feco Tiberio . Fra ellì furono Seiano, e Cocceio Nerva , perlonaggio pratico della Giurisprudenza , e probabilmente Avolo di Nerva , che fu dipoi Imperadore . Ad affamimi Lunari e ciarle lenza fine de i Romani diede motivo la •