Anno C X X X V I I I. 3é5 drìano , ricupererebbe la vifta : e così con facilità avvenne. Si fin-fe ancora cieco nato un uomo , venuto dalla Pannonia , che col toccare Adriano , tornò anch’egli a vedere . Servirono quefte impo-rture a quetare alquanto Adriano ; e tanto più , che per accidente , o perche gli fu fatto credere , gli cefsò la febbre . Volle egli dipoi effere portato a Baiama quivi nel dì io. di Luglio, in età di lèf-fantadue anni , dopo averdetto un affai famofo motto , cioè : Imolti Medici hanno uccifo /’ Imperadore , e dopo aver recitato cinque verfi fopra 1’ Anima lua , deftinata a gli orrori dell’Inferno , finalmente morì. Prima di morire , chiamò da Roma Antonino , che giunfe a tempo di vederlo vivo , lebben Capitolino (a )lèmbradi-(a)Capital. re , eh" egli andò colà folamente per riportarne le ceneri a Roma . Scrive Sparziano , che Adriano odiato da tutti, fu feppellitoin Poz-zuolo nella Villa di Cicerone , dove il fuo Succeffore Antonino gli fabbricò un Tempio , come ad una Deità , dandogli de’ Flamini , ed altri facri Miniffri . Capitolino per lo contrario atteffa , che le di lui ceneri furono portate a Roma da Antonino , efpoffe nel giardino di Domizia, eripofte nel fuoMaufoleo ( oggidì Cartello Sant’ Angelo ), perchè in quello d’ Augufto non v’ era più luogo . Succedette a lui nell’ Imperio Antonino Pio , di cui parleremo all' Anno feguente . E fi vuol ben qui ripetere, che le Lettere fiorirono non poco fotto Adriano Imperador Letterato . Abbiam di fopra fatta menzione di Favorino Soffila, di Epitetto infigne Filofofo della Scuola Stoica , di Ardano fuo Difcepolo , e di Flegonte Libertod’ erto Adriano. Oltre ad altri Scrittori vivuti allora, de’ quali fi fon perdute I’Opere , furono , e fon tuttavia in gran credito Suetonio Tranquillo Autore delle Vite de’ dodici primi Imperadori, e maf-fimamente Plutarco , le cui Opere meritano d’ effere appellate un doviziofo magazzino dell’Erudizione Greca e Latina, e dell’ antica Filofofia. Anno