Anno L X I. pifti, troppo amplificato . Boendicia fteffa comandava quella grande Armata. Dopo fiero combattimento prevalfe la diiciplina militare de i pochi allo {terminato numero de* Britanni , che furono fconfuti, con eiTerfi poi detto, che rertaiTero fui campo eftinti circa ottanta mila d’ efìì, numero anch’ erto ecceffivo . Comunque iìa, infigne e memoranda fu quella vittoria . Boendicia morì poco dappoi o per malattia , o per veleno , eh’ effa medefima pre-ie * e colla fua morte tornò fra non molto all* ubbidienza de’ Romani il già rivoltato paefe, con avervi Nerone inviato un buon corpo di gente dalla Germania , il quale fervi a Suetonio per compiere quell’ imprefa . Anno di Cristo lxii. Indizione v. di Pietro Apostolo Papa 34. di Nerone Claudio Imperadore 9. r f Publio Mario Celso, Gonion s T A ^ 7 l Lucio Asinio Gallo. PErche’Tacito fui principio di quei!:’ Anno nomina Giù ni» Marnilo , Confole dijeguato , il qual poi non apparifce Confole , perciò poffiam credere , eh’ egli foffe fuftituito ad alcuno d’ erti Confoli ordinarj , o pure all’ uno de gli ftraordinar) , fucce-duti nelle Calende di Luglio , i quali fi tiene , che foifero Lucio Anneo Seneca , Maeftro di Nerone , e Trebellio Maffimo . Nel Gennaio dell’ Anno prefente ( a ) accufato fu e convinto Antiflio (a) Tacltus Sofiano Pretore d’aver comporto de i verfi contro l’onor di Ne-llb- c- t8-rone . I Senatori più vili , fra’ quali Aulo Vitellio , che fu poi Im-peradore , conchiufero dovuta la pena della morte a quefto reato . Non ofavano aprir bocca gli altri . Il folo Peto Trafea ruppe il filenzio , ioltenendo che baftava relegarlo in un’ ìfola , e confifcargli i^ beni : nel qual parere venne il refto de’ Senatori . Nondimeno fu creduto meglio di udir prima il fentimento di Nerone , il quale moilrò bensì molto rifentimento cantra d’ Antiftio, e pur fi rimife al Senato , con facoltà ancora di affolverlo . Si e-feguì la fentenza del bando . In cjuert’ Anno ancora il fuddetto Trafea , uomo di petto , e rivolto fempre al pubblico bene , prò-poie , che fi proibiffe a i Popoli delle Provincie il mandare i lor Deputati a Roma , per far 1’ elogio de i loro Governatori; perchè quefto onore fel proccuravano e comperavano i Magiftrati colla Y 2 troppa