Anno CXCVI. 497 corpo . Sappiamo in oltre / che Severo fpedì Laterano , Candido , e Leto a mettere a i’acco e a fuoco le nemiche Nazioni ; nel che fu ben egli ubbidito , con aver eglino anche prefe alcune Città . Per tali fucceifi non poco s'invanì Severo -, ma dovette rettar alquanto mortificata la di lui vanità , perchè nel mentre che fi cercava con gran premura un certo Claudio , che faceva continue fcorrerie e ruberie per la Giudea e perlaSoria, cottui con una mano de’fuoi, come fe fotte flato un Tribuno delle Armate Romane , venne a trovar Severo nell’ campo , l’inchinò , e gli baciò la mano , e poi fe n’ andò , fenza che mai riufcifTe a Severo d’ averlo nelle mani. Da quefte prodezze e da tali poco a noi note vittorie di Severo, fi trova a lui dato nelle Medaglie il titolo d' Imperadore per la fejìa ,fet-tirna , ed ottava volta ( a ) . Oltre a ciò il Senato Romano gli ac- (a) Medici. cordò i titoli di Adiabenico , Panico , ed Arabico : il qual ultimo ci guida a credere , eh’ egli facefTe guerra anche contra de gli Ara- 1 " bi . Decretogli ancora un trionfo ; ma fecondo Sparziano(/>) , Se- (b)Sfar,laverò ricusò il trionfo , per non parere di voler gloria da una guer- ,ltls in 'ùLV' ra e vittoria civile . Nè pur volle accettare il titolo di Panico , per non irritar maggiormente quella poffente Nazione » Nientedimeno in alcune Medaglie di quei!’ Anno , il troviamo ornato di tutti e tre i fuddetti titoli . Lo fletto fi può offervare in varie Ifcrizioni. Andò pofeia Severo a Nifibi , e dopo aver onorata quella Città di molti privilegi, ne diede il governo a un Cavaliere Romano . Of-ferva Dione (c) , che Severo fi facea bello di aver accrefciuto no- (c) dìo/.74 tabilmente in quelle parti il Romano Imperio , e provvedutolo di un forte baluardo colla Città di Nifibi ,• la verità nondimeno era , che Nifibi non cottava fe non ifpefe e guerre per cagion de’Medi e Parti, che non la lafciavano mai in pace : il che in vece d’ utile , portava feco un gran danno e difpendio . Ma nel mentre che Severo attendeva a guerreggiar in Oriente , fe gli preparò un più peri-coloio cimento in Occidente per la guerra a lui mafia nella Breta- Pna da Clodio Albino Cefare, di cui parlerò all’Anno feguente . ■ er ora batterà di fapere, che quetto incendio minacciava anche la Gallia ; e però all’ Augufto Severo fu d’uopo d’ abbandonar la So-ria, e di ricondurre in Europa per terra la grande Armata divifa in più corpi , dopo averla ben rallegrata con un magnifico donativo'. Racconta Erodiano (¿) eh' egli marciava con diligenza ièn- (¿)Ferod/a-za ripofo , non dittinguendo idi delìe fette da quei da lavoro . Non”*if ltb‘ *• 1’ aggravava fatica alcuna, nè caldo, nè freddo-, pafiàndo foven-te per montagne.piene di nevi, e colla neve, che fioccava ,.cam-Tomo /. * R rr minan-