2o8 DELL’ HISTORIA 1515 forza dell’armi, erano nondimeno flati coftretti a ritirar-fi pretto dentro delle mura di Milano . Ma da altra parte ettendofi gli Svizzeri, ritirati in ordinanza, & ridottili nella città più principale di quello {lato in tanto numero , che erano ballanti a difenderla, non {1 poteva dire, che fotte quella {lata vera vittoria, non effendo per effa, nè finita la guerra, nè minato il nemico . E per certo come per l’eccellente virtù de gli Svizzeri tutte le cofe , che s hebbero a fare con 1’ armi, riufcirono a’ Francefi molto afpre, & difficili ; cofi per certa loro naturale leggerezza da quella vittoria ne feguì a’ vincitori maggiore, & più abbondante frutto , Conciofiache il giorno feguente a quello, nel quale erafi combattuto, gli Svizzeri deporto ogni penfiero di difender Milano, levate l’inkgne, & la-fciato folo il prefidio de’ loro fanti nel cartello, ove Maf-fimiliano Sforza era ftato coftretto di ritirarli, fi ritorna* svi^ri rono alle cafe loro. Et il Cardinale Sedunenfe conoicen-"mMiUno ? Per ^ cattivi fucceifi delle cofe con fuo configlio tentate, di più non ritenere pretto de’fuoi la folita auttori-tà, onde niuna fua ettortatione era ftata ballante di fermare pur per un breviiììmo {patio di tempo la partita de' foldati, egli ancora ufcito di Milano, prefe il camino di Trento per andarfene a ritrovar Cefare . Talefucceffo puo-te ettere a’ Prencipi di grande ammaeftramento, per dimo-ftrare loro, fopra quali deboli fondamenti ripofi la ficurtà di quello {lato, il quale mancando di propria militia , ha bifogno di ricorrere a gente rtraniera , & mercenaria. Dopò quefta vittoria i Francefi rimafi in ogni parte fignori della campagna, riduffero facilmente in loro potere tutte le terre del ducato di Milano, Ma il Vice Rè , il quale fino a quefto giorno non s era levato del territorio Piacentino , caduto hormai di fperanza di poter difendere lo ftato di Milano , & fofpettando ancora, che’l Pontefice fi fotte alienato dalla lega , fi ritirò in Romagna , & di là poco appretto ridutte tutto l’efferato nel regno di Napoli ; e nel medefimo tempo le genti del Pontefice n’ andarono a Reggio di Lombardia ; onde