468 Annali d’ Itali a> ila, che il fuoco arrivò al Palazzo, e vi bruciò la maggior parte delle fcritture Spettanti al Principato. Quella graviflìma Sciagura moltiplicò l’odio di ognuno contra di Commodo, credendo tale incendio un'ira paleSe del Cielo per le di lui iniquità : e giacché era ito in rovina il Tempio della Pace, giudicarono tutti quella una pre-dizion di guerra vicina per tutto il Romano Imperio . Intanto la vanità di Commodo cominciava a degenerare in pazzia. Perchè niuno l’uguagliava nella deflrezza in uccidere le fiere, e molte e grandi prove di ciò aveva egli dato in Lanuvio : gli Saltò in teila (^) Zampy. di farli appellare V Ercole Romano (a) , gloriandoSi a’eiTere Figliuo-tn