I52Ì Moti di Spagna . Male Jodis-fattieni deU la Germania , Nuovi pen-fieri , e trattati del di Francia, Vretenfioni del Fapa. 3i(5 DELL’ HISTORIA ione , veggendo Celare in molte gravi cure occupato. Peroche eraniì nuovi moti fufeitati nella Spagna in molte delle principali città, le quali tumultuando cercavano di fottraggerfi dall’imperio di Carlo , & ordinato un governo popolare, godere, come fanno di molte terre di Germania , della libertà . Oltra ciò fcuoprivafi già manifeila-mente in molti Prenripi, & popoli di Germania, per di-verfe fue operationi, & principalmente per lo bando Imperiale fatto dare a Martino Lutero, nella dieta di Vor-matia , cofi mala fodisfattione del nuovo Cefare , che conveniva ftarne l’animo di lui molto occupato , & follecito . Per le quali cofe il Rè di Francia iitimando , che fof-fero a fufficienza aiììcurati quei pericoli, per i quali have-va prima procurata la lega, poco di ciò contento ( come fono fempre gli animi humani , &. maflimamente quelli de’Prencipi , da nuovi appetiti perturbati , facili a dar luogo a nuovi peniìeri ) fi volfe con più ardente defiderio a cofe maggiori , parendogli grande opportunità eifergli offerta d’ opporfi alla grandezza di Cefare , che già immo-deratamente crefeeva, & particolarmente di cacciarlo de gli (lati d’Italia . Però ajutando con molte forze il Rè di Navarra, moife da quella parte l’armi, lo rimeife negli fuoi antichi flati, occupatigli per 1’ adietro dal Rè Ferdinando , &c nella trattatone della lega col Pontefice , & con Vinetiani, già quafi palefemente fcuopriva i fuoi peniìeri . Da quelle , ò da altre più occulte cagioni , moifo il Pontefice , volgendo anch’ egli diverfi peniìeri per la mente, cominciò a proporre nuovi articoli nelle conventioni della lega , ricercando , che foife fpecificato , dovere i Collegati eifere tutti ad ajutarlo a cailigare i fudditi della Chiefa contumaci : da che manifeilamente fi fcuopriva, ef-fere in lui riforto 1’ antico fuo defi derio di cacciare il Duca Alfonfo d’Eile del dominio di Ferrara; il che non era altro , che accendere un grandiiìimo fuoco di guerra in Italia . Peroche quanto meno il Duca per fe ileifo, per le poche fue forze , & per la poca gratia che haveva preifo i fuoi iudditi , fi conolceife ballante a refiilere all’ armi de’