4°4 Annali d’ Italia. non che il mandò in efilio nella Bretagna. Intanto ridendoli Lucio Vero dei rumori e pericoli della guerra, colpreteilo di attendere a (a)Capìtoi.provveder le Armate Romane di viveri, e di nuove genti,. (a) fé ™Lwi° Ve~ ne {lava godendo le delizie di Antiochia , e lafciava , che i Genera- li Romani iudaffero , ed efponeffei;o le lor vite per lui nelle imprefe guerriere. Per quattro anni, ma con foggiorno non fiiTo , fi trattenne egli in quella gran Città >• perchè nel verno abitava aLaodi-cea , nella fiate a Dafne , ameniflimo ed ombrofo Luogo in vicinanza d’Antiochia . Per le tante iilanze nondimeno de’ iuoi Configliene fi lafciò indurre , durante quefta guerra, a portarli due volte fino all’Eufrate. Ma appena s’era lafciato vedere all’efercito Romano £ non già a quel de’nemici che fe ne tornava a ifuoi prediletti ed obbrobrioii piaceri d’Antiochia. E non gliela perdonavano già que’ Commedianti, i quali nel pubblico Teatro più volte con arguti motti deliramente mettevano in canzone ora la di lui codardia , ora la sfrenata fua luffuria ; nè v’ era perfona, che non gli rideffe dietro. Trovali preflb il Mezzabarba fatto queil’Anno una Medaglia , in cui Marco Aurelio è intitolato Germanico f ed ef-preiTa una Vittoria cf Augujlo . Ma non può ilare. Vedremo a fuo tempo, quando, a queilo Imperadore fu dato il titolo di Germanico % Per ora egli Solamente veniva chiamato Armeniaco. t Anno di Cristo clxv. Indizione in. di SoTERE Papa 4. di Marco Aurelio Imperadore 5. di Lucio Vero Imperadore 5* Lucio Arrio Pudente, Marco Gavio Orfito. P Iu’ ilrepitofi ancora furono i fatti de" Romani in quell’ Anno (¡b)DìoI. 7i nella guerra contra de’Parti. (¿) Avidio CaJJìo, che comandava la grande Armata Romana, in faccia ai Parti gittòun Ponte full’Eufrate , come già fece Traiano , e ad onta loro pafsò coir e-fercito nella Mefopotamia, infeguì i fuggitivi, e mife quelle contrade fotto 1’ ubbidienza de’ Romani Auguili. Frale fue conquiile maifimamente famofa divenne quella di Seleucia, Città popolatiffi-v) Vutrop. ma e ricca fui Tigri, tale che > fe non abbiam difficultà a credere in breviar. a(j Eutropio ( c ) e a Paolo Orofio ( d) , era abitata da quattrocento in\$7r.ur e più mila perfon* , Si rendè amichevolmente quel Popolo a Caffi»?