1522 T>eftrexxa ¡Iella i{cpu-Uica, Ehttitne il' Atiriane Se ¡la al Pomtejfca-tf . Pajfa a I(i‘ jl.it _ Arri afe tirria tir Vme-t latti ai Pa~ fa. 3i4 DELL' HISTORIA & modo potàbile , venendo i Turchi a’danni della República , procurale la ficurtà dello dato , & indennità de’ fuoi fudditi. Ma quando fi vedeffe, che eili volgeffero le forze loro in altra parte, procedette in modo tale, che poteife Solimano conofcere, l’apparecchio della loro armata effere indrìzzato alla ficurtà delle cofe proprie, non ad impedire i difegni di lui ; idimandofi non edere fano configlio, quando gli altri Prencipi Chriiliani volti a loro privati, & prefenti interefiì, non curavano la caufa publica della Chridianità, per aflicurare le cofe altrui, efporre a maggiori, & più gravi pericolila República tratta a pena falva dalla malignità della fortuna, & da tanti avverfi / & calamitofi fuccefii delle guerre di terra ferma. Era fratanto aifunto al Pontificato Adriano Fiorentino di natione Fiamingo, huomo d’ humile legnaggio , ma falito in opinione de gli huomini per la bontà de’ codn-mi, & dottrina tua, & non meno ancora per la gratia, & favore di Carlo Imperatore, del quale era ftato mae-flro nelle lettere . Prete quefti il nome d’ Adriano Sefto ; & navicò fubito di Spagna , ove allhora fi ritrovava, a Nizza , & di là pafsò a Roma, ove fubito che fu giunto ? cominciarono d’ogni parte a concorrere molti Prelati, & Ambafciatori de’ Prencipi, a predargli la folita ubbidienza . Onde il Senato Vinetiano ancora commife a quelli cittadini , che già prima, fubito havutafi la nuova di tale elettione, erano dati dedinati a quedo ufficio, che dovef-fero trasferirti alla città di Roma per apprefentarfi, fecondo il coftume, a’ pkdi del nuovo Pontefice. Era queda una folennidima ambafeieria di fei principali Senatori della República, cioè, Marco Dandolo, Luigi Mocenico, Vicenzo Capello, Antonio Giudiniano, Pietro Pefàro, Marco Fofcari : i quali edendofi pofti in camino , & andati fino a Bologna, perche la pedilenza già cominciata in Roma fi faceva più gravemente fentire , convennero ivi fermarli, & dopò qualche giorno, incrudelendo fempre più la violenza del male, fi che il Pontefice deffo con la corte fù coluto d’abbandonare la città f fe ne ritorna- IQIXO