Anno CI. efilio , o della vita : quelli da Traiano erano i piti flimati, ben voluti , ed efaltati . E tuttoché la Nobiltà fua propria fi flendelfe poco indietro, pure gran cura aveva egli di chi procedeva da gli antichi Nobili Romani, e li preferiva a gli altri ne gl’impieghi. Ne’ tempi addietro troppo fpeifo fi vide , che i Liberti degl' Im-peradori la faceano da padroni del Pubblico , e della Corte flef-fa. ( a ) Traiano fcelti i migliori fra eifi, fe ne ferviva bensì * e li (a) Piinhi trattava affai bene ; ma in maniera che fi ricordaifero fempre del-*w par‘eg)r* la lor condizione , e d’elfere fiati Schiavi ; e che per piacere altra maniera non v’era , che d’ elfere uomini dabbene, e perfone amanti dell’ onore . (¿) Proibì alle Città il far dei regali col danaro del (b) min. Pubblico, ma non volle, che fi poteifero ripetere i fatti prima di l‘b'I0> venti anni addietro , per non rovinar molte perfone , conchiudendo il fuo referitto a Plinio : Perchè a ine appartiene di non aver men cura del bene de’ particolari, che di quello del Pubblico . Così proc-curava egli anche alle Città il rifparmio delle fpefe. Però fapen-do ( c ) quella fua buona intenzione Trebonio Rufino, Duomviro , (c) idem i. cioè principal Magiilrato feelto dal Popolo di Vienna del Delfinato, tyift. n. proibì , che fi facelfero in quella Città i Giuochi Ginnici, i quali oltre alla fpefa riufeivano anche fcandalofi e contrarj a’ buoni collu-mi, perchè gli uomini nudi alla prelenza di tutto il Popolo faceano alla lotta . S’ oppofero i Cittadini. Fu portato 1’ affare a Traiano, che raccolfe 1 voti de’ Senatori. Fra gli altri Giamo Mauri-co foilenjtie , che non fi doveano permettere que’ Giuochi a quelle Città , e poi foggiunfe : Volejfe Dio, che fi potejfero anche levar via da Roma , Città perduta dietro a fimili fconci divertimenti . Anno di Cristo cii. Indizione xv. di E v a R i s T O Papa 7. di Trai ano Imperadore 5. Confoli { Gaio Sosio Senecione per la terza volta, 1 Lucio Licinio Sura per la feconda. CErto è bensì, che Sura fu Confole ordinario nell’ Anno predente . Non v’ ha la medefima certezza di Senecione. Il folo Caffiodorio quegli è, che cel mette davanti. Difcordano gli altri Falli. Ho io feguitato in ciò i più, che han trattato de’ Confoli . Erano quelli due i più cari e favoriti, che s’ aveffe Traiano , degni bene amendue della di lui confidenza ed affetto , perchè ornati di. Tomo I. Pp tutte