i8o DELL* HISTORIA 1515 con rifolutione di condurti a Vicenza , fperando di poter facilmente acquiftare quella città in opportuniiftmo tempo di ufurpare l’entrata della feta , della quale abbonda molto quel paefe , & convertirla ne’ pagamenti de foldati. Ma l’Alviano, ettendoli ciò pervenuto a notitia , deliberò d’ ufcire di Padova , ove erafi all’hora fermato , con ogni preilezza potàbile paifare nel territorio Vicentino , condu-cendo feco tante delle fue genti , quante poteifero badare a ben munire la città di Vicenza , & difturbare queftr configli, & rompere le fperanze de’ nemici . Al cui parere dimoitrandofi molti contrarii , gli adduceva 1’ Alviano molte ragioni di tale fua rifolutione ; ma principalmente dimostrava grandemente importare 1’ acquiitare qualche ri-putatione a fe , & all’ etterato abbattuto dall’ ultima rotta , confolare i popolii quali fi inoltravano affettionatif-fimi al nome Vinetiano, mantenergli in fede", & in ufficio . Però intorno quei confini tanto fi trattenne , che fìx a gli habitatori data commodità di finire il raccolto delle fete , & di portarle in luoghi più ficuri, havendo in que-ilo tempo indarno i nemici co’l mutare lpeifo alloggiamento, cercato di coltringere i noftri ad abbandonare quel territorio , & ritirarfi ov’era l’altro eifercito rimafo . Ma ceifato il rifpetto per lo quale erafi in quelle parti condotto , & conofcendo non potervi!! fenza qualche perico- lo più lungamente fermare, perche! nemici fatti già molto vicini eranfi accampati alla villa di Barbarano , dove ricorrendo d’altra parte al loro campo molte genti , credevano di giorno in giorno le fue forze ; 1’ Alviano fi ritirò con tutte le fue genti verfo il Padovano , ove co’l ri- sp,r«nV manente dell’ eifercito ritrovavafi Renzo da Ceri , & de- rìufcite v/$- liberò di fermare gli alloggiamenti alla villa delle Bren-teile due miglia dittante da Padova; nella quale fermotti poi per fpatio di molti giorni ; percioche il Senato feguen-do i configli più ficuri haveva all’ Alviano commetto, che non dovette muovere di là 1’ ettercito fe prima non ha-vette de gli andamenti de’ nemici coi! certa informatione, che conofceffe di non correre alcun pericolo d’ettere co- ftret-