Annali d’ I t a l i a; (a) Sueton. in Caio, cap. !4-Dio Iti. S9 loro concorfo a gli'Spettacoli ; e più volte intefe , che aveano levato rumore contro le Spie e gli Accufatori . Però molti eli quando in quando ne fece ammazzare , e fi augurava , che un folo collo avelie tutto il Popolo Romano , per poterlo tagliare con un fol colpo. Nel medefimo tempo andava crefcendo la di lui crudeltà anche verfo i Nobili e ricchi , trovandoli con facilità de i preterti per farli accufare e condennare a fine di mettere le griffe fopra le loro ricchezze e beni . Di Calvifio Sabino Senatore , di Prifco Pretore , e d’ altri parla Dione , con aggiugnere , che tutto il Senato e Popolo all’ udirlo un dì lodar Tiberio , e minacciar tutti, rimafero sbalorditi e tremanti ; e la conciarono per allora con delle adulazioni e lodi ecceilive . Domizio Affocano , del cui Confolato poco fa s’ è ragionato, feppe aneli’ egli con ripiego di fina accortezza fchivar la mala ventura . Credendo coftui d’ acquiftarli un gran merito , avea efporta unaftatua di Caligola, con dire nell’ Ifcrizione , eh' effo Augurto in età di ventifette anni era giunto ad effere Confole due volte . Prefe Caligola con quella fua tefta fventata al rovefeio 1’ efpreffione , parendogli fatto un rimprovero a sè rteffo per la fua età , e per le Leggi , che non per-metteano in sì poco tempo tali onori . Però conlìderando , che uomo accreditato nell’ Eloquenza del Foro foffe Domizio , comporta un’ Orazione con molto rtudio , volle egli fteffo accufarlo in Senato . L’ accorto Domizio , finita eh’ egli ebbe la diceria , lenza metterli a difendere sè fteffo , fi moftrò folamente rtupefatto per la forza e bellezSti dell’ Orazione di Gaio , con rilevarne tutti i paifi più luminofi , e lodarli . Richiefto poi di difenderfi , fe potea , rifpofe d’ effere vinto da così forte Eloquenza , ed altro non rertargli , fe non di ricorrere alla clemenza di Celare -, e in così dire ,‘fe gli gittò fupplichevole ai piedi , implorando miferi-cordia . Gaio gonfio per aver fuperato un Oratore di tanto nome, gli perdonò il refto . ed appretto il creò Confole . Ma non meno della crudeltà crefceva in lui anche la frenefia o pazzia , profondendo fempre più a fpropofito immenfo danaro ne gli Spettacoli, (a) Egli rteffo fulla carretta talvolta andò nel Circo a gareggiar nella corfa co i plebei profeffori ; e guai a quegli uomini e cavalli , che (gli andavano innanzi . Fra gli altri ebbe un Cavallo prediletto , a cui avea porto il nome d" Incitato. Lo tenea feco a tavola , dandogli biada in vali d’ oro , e in bicchiero-ni d’ oro del vino . Forfè fu una burla il dirli , che gli aveva anche promeffo di crearlo Confole un dì j e che 1’ avrebbe fatto , fe foffe /