Anno LXIV. 179 bocchevol copia de’ rottami venne di tanto in tanto condotta via dalle navi , che ccnducevano i grani a Roma , e icaricata nelle paludi d’ Oftia . Vuole Suetonio , che Nerone fi caricaiTe dello trafporto di quelle demolizioni , per profittar delle ricchezze che fi trovavano in effe rovine -, nè vi iì potevano accollare fe non i depurati da lui . Determinò di fua horfa premj a chiunque entro di un tal termine di tempo avelie alzata una Caia , o Palagio ; e del fuo edificò ancora i portici. Fece diftribuire con più proporzione F acque condotte per gli acquidotti a Roma , e deflinò i iiti di effe , per eilinguere al bifogno gl’ incendj , con altre provvigioni , che meritavano gran lode , ma non la confeguirono per la comune credenza , che da lui foffe venuto sì orribil malanno . Aneli’ egli imprefe allora la fabbrica del fuo nuovo Palazzo , che fu mi-rabil cola , e nominato poi la Cafa cl’ oro . Suetonio ( a ) ce ne (a) Sueton. dà un picciolo abbozzo . Tutto il di dentro era mefìò a oro , or-ln Ncro,jf-nato di gemme , internato di Madriperle . Sale e camere innurr.e- C‘Taci't& Ì*b. rabili incroflate di marmi fini ; portici con tre ordini di colonne, '?• cap. 42. che fi fendevano un miglio ; vigne , bofchetti , prati , bagni , **fàì' pefchiere , parchi con ogni forta di fiere ed animali ; un Lago di flraordinaria grandezza , con corona di fabbriche all’intorno a guifa di una Città; e davanti al Palazzo un Coloffo alto centoventi piedi , rapprefentante Nerone . Allorché egli vi andò poi ad alloggiare , di ile : Ora sì che quajì comincio ad abitare in un alloggio conveniente ad un uomo . Ma quella sì funtuofa e flupenda moie , con altri vailiffimi difegni da lui fatti di flerminati canali , per condur lontano fino a cento feflanta miglia per terra 1’ acqua del mare, collo ben caro al Popolo Romano. Perciocché fmunto e ridotto al bifogno il prodigo Auguilo , pafsò a mille elloriioni e rapine , confricando fotto qualfivoglia pretello i beni altrui, imponendo non più uditi dazj e gabelle , ed eligendo contribuzioni rigorofe da tutte le Città , ed anche dalle lìbere e collegate ; il che fu quali la rovina delle Provincie . Nè ciò ballando , mife mano a i Luoghi fiacri , eilraendone tutti i vali d’ o-ro e d’ argento , e F altre cole preziofe . Mandò anche per la Grecia e per F Alia a fpogliar tutti caie’ Templi delle ricche ltatue de gli Ile Ili Dii, e di ogni lor più riguardevole ornamento. Diede occafìone lo fpaventofo incendio di Roma alla prima (b) Sueton, perfecuzione de gl’ Imperadori Pagani ( b ) contra de’ Cri/l.iani . lhlja^t '%ldi S’ era già non folo introdotta , ma largamente diffufa nel Popolo Cap. eodem. Z 2 Ro-