Anno 'XIX. 45 fuo ben conofciuto mal talento , non mai fi lafciò ufeir parola di bocca, per riprovar le azioni di lui. Perciò era amatiffimo da rutti , fuorché dallo flefi'o ingrato Tiberio , anzi maggiormente amato, appunto perchè il conofcevano odiato da efìo fuo Zio. Mirabil colà fu 1’ ofìervare come lo lleffo Drufo , figliuolo naturai di Tiberio, ancorché Germanico potè ile oliargli alla fuc-cef-fion dell’imperio , pure 1’ amarte fempre con fincero amore , e come vero Fratello . Gran perdita fece Roma in Germanico , ma fpezialmente perchè Tiberio fciolto dal timore di lui, cominciò ad imperverfare , con giugnere in fine a coitumi crudeli, e tirannici. Recarono di Germanico tre figliuoli mafehi, cioè Nerone, Drufo , e Gaio Caligola , e tre figlie , cioè Agrippina , che poi fu M idre di Nerone Augnilo , Drufilla , e Livilla . Agrippina lor Madre , figliuola di Agrippa , e di Giulia nata da Auguflo , Donna, che ben diverfa dalla Madre , s’ era già fatta conòfcere per Specchio di caflità, ed avea dati fegni di un viril coraggio , molto più ora abbifognò della fua coilanza , rimafta fenza il generofo Conforte , con de i figliuoli piccioli, e odiata da Livia , e forfè poco men da Tiberio. Fu configliata da molti di non tornarfene a Roma ; differente ben era il defìderio fuo , perchè ardeva di voglia di cercar vendetta di Pilone e di Plancina, tenuti per autori delle lue difavventure . Però fui fine dell’ Anno colle ceneri del Marito , e co’Figliuoli fpiegò le vele alla volta di Roma. In luogo di Pilone era flato collituito Ptogovqrnatore della Siria Gneo Sentio Saturnino ; ma Pilone , uditala morte di Germanico , dopo averne fatta gran fella, fi mite in viaggio con molti legai , e buona copia di milizie , rifoluto di ricuperare il fuo governo , e di adoperare, occorrendo, anche la forza . S’impadronì d’ un Caitello ,• ma avendolo Saturnino quivi artediato con forze maggiori, gli convenne cedere , ed intanto fu chiamato a Roma. L’andata di Drufo Cefare in Germania, fecondo le apparenze , fu per pacificare i torbidi inforti fra Arminio e Ma-roboduo . Altri documenti avendo ricevuto dall* attuto fuo Padre , fece tutto il contrario , aggiugnendo deliramente olio a quell’ incendio , acciocché i nemici li confumartero da sé fieni. Abbandonato poi Maroboduo da’fuoi, ricorfè a Tiberio, che gli ‘ artegnò per abitazione Ravenna, dove afpettando fempre qualche rivoluzion nella Svevia, fenza mai vederla, dopo die-ciotto anni affai vecchio compiè la carriera de’ fuoi giorni. Fin qui Arminio in Germania avea bravamente difefa la Libertà